Ernests Gulbis tennista di lana merinos

Ernests Gulbis è la dimostrazione vivente che nel tennis, come nella vita, non si può arrivare al top senza impegnarsi a fondo. Perchè il talento, da solo, non basta.

Il tennis, si sa, è un gioco di testa. Richiede abnegazione e determinazione, oltre che ovviamente tanta qualità. Tuttavia proprio la testa è la parte che manca ad alcuni talenti sprecati del rettangolo con la rete in mezzo. Questo è il caso di uno dei più famosi tennisti “di lana caprina”: Ernests Gulbis.

Ernests Gulbis: chi è?

Nato a Riga (Lettonia) il 30 agosto del 1988 il buon Ernests, (che deve il suo nome al romanzo di Oscar WildeL’importanza di chiamarsi Ernest“) è l’unico figlio della coppia Ainars Gulbis, che per chi non lo sapesse è un ricco proprietario di una ditta di gasdotti dell’est, e Milena Pucite, famosa attrice teatrale e cinematografica.
Questo preambolo serve solamente per precisare che allo sportivo i soldi non sono mai mancati, e ciò almeno in parte esplica la storia che vi andiamo raccontare.
Oltre ai soldi, ad aiutare Ernests è stata anche madre natura, che gli ha donato piacevole aspetto e talento per lo sport. A riguardo, Gulbis ha serenamente ammesso: “Nella mia vita tutto è arrivato, non ci pensavo nemmeno e non mi impegnavo più di tanto. Tanto le cose succedevano. Anche a scuola, mai avuto problemi”.
Quello che sicuramente invece gli è mancato è stata la voglia di essere il migliore nello sport. Una volontà che ha compensato con la straordinaria capacità di essere il più bravo a dilapidare capitali in vizi e stravizi.

La Carriera di Ernests Gulbis

Sin dagli albori della sua carriera è stato indicato come un tennista istrionico e talentuoso, tanto che egli stesso ha spesso dichiarato: “Il Tennis? Mi è sempre venuto naturale. Non mi serviva impegnarmi sul campo. Riuscivo e basta”. Una qualità che nella sua carriera gli è valsa poco, rispetto a ciò che poteva raccogliere.
Sono solo 6 infatti i tornei che il lettone ha portato a casa, e tutti 250. Le sue vittorie, inoltre, cadono tutte nel periodo che va dal 2010 (anno in cui ottiene anche il suo miglior ranking, n°10 ATP) al 2014, anno in cui inizierà il declino. Negli Slam, Gulbis non è mai riuscito ad andare oltre la semifinale raggiunta sul rosso di Parigi nel 2014, dove perse da Nole Djokovic in quattro set 3-6, 7-5, 6-2, 6-4.

La smargiassa

Cosa lo pone, quindi, in questa rubrica? Ve lo spieghiamo subito. La sera dopo la semifinale Ernests è tornato in Lettonia ed assieme al cugino ha dilapidato l’intera vincita di piazzamento al Roland Garros al casinò.
Lo stesso Gulbis ha denunciato la straordinaria bravata dichiarando candidamente: “Dopo aver perso con Djokovic, sono tornato a casa e insieme a mio cugino sono andato al Casinò: ho puntato tutto il montepremi vinto a Parigi (412.500 euro, ndr) e l’ho perso”.
Una storia che a molti ha fatto rizzare i capelli, ma che a noi, sia per la fantasia che per il talento con cui ha bruciato una fortuna in una singola sera, non poteva non interessare. Questo, insomma, è assolutamente un vero giocatore di lana caprina, dalla testa ai piedi.

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