Ian Rush e il flop alla Juventus

Bomber implacabile in Inghilterra con il Liverpool, il gallese Ian Rush è passato nella nostra Serie A per una sola stagione, vestendo la maglia della Juventus senza fortuna.

Può un giocatore che in carriera, tra club e Nazionale maggiore, ha giocato in tutto 893 partite segnando 404 reti (media di 0,45 gol a partita) essere ricordato come un clamoroso flop? Nel caso di Ian Rush ciò è possibile, a causa della sua unica, sfortunatissima, stagione in Serie A con la maglia della Juventus.

Gli inizi di Ian Rush

Ian Rush nasce in Galles nell’ottobre 1961. Inizia a giocare a calcio alla San Richard School di Flint dove stabilisce il record di gol del campionato scolastico del Galles con 79 marcature. Questo primato verrà superato solamente nel 1998 da Michael Owen, che ne metterà a segno 92.
Nel 1978 si trasferisce al Chester, nel campionato di Third Division, dove debutta nell’aprile del 1979. Nel gennaio 1980, appena 18enne segna nel terzo turno di FA Cup contro il più quotato Newcastle, mettendosi in evidenza agli occhi delle big del calcio inglese. Con il Chester conclude l’ottima stagione realizzando 14 gol in 34 partite, uno score eccellente che permette a Ian Rush di essere acquistato dal Liverpool.
Le 300.000 sterline sborsate dai Reds per il suo cartellino rappresentarono una cifra record all’epoca per il trasferimento di un giocatore tanto giovane.

Rush e il Liverpool

Dopo una prima stagione di ambientamento, il “matrimonio” tra Ian Rush e il Liverpool fu ricco di successi e soddisfazioni. Il gallese realizzò 139 reti in 7 stagioni con la maglia dei “Reds”, diventando un vero e proprio beniamino dei tifosi e non scendendo mai sotto quota 27 gol stagionali, con “picchi” di addirittura 47 marcature annuali.
E’ determinante protagonista dei trionfi del Liverpool di quegli anni, dove arrivano 2 Coppe dei Campioni, 4 Premier League, 4 Coppe di Lega, 1 Coppa d’Inghilterra e 3 Charity Shield. Cui bisogna aggiungere anche la prestigiosa Scarpa d’Oro dell’anno 1984.
A 26 anni, avverte quindi il desiderio di tentare una nuova avventura, in un campionato diverso dove poter dimostrare e confermare la sua forza a livello mondiale. L’occasione non tarda ad arrivare, con il passaggio alla Juventus dove arriva come sostituto del leggendario Michel Platini, appena ritiratosi.

Ian Rush alla Juventus

Siamo nell’estate del 1987, e per 7 miliardi di lire il bomber gallese che aveva vinto tutto segnando valanghe di gol arriva a Torino. Ian Rush però non riuscì ad ambientarsi, ed in questo senso venne molto criticata la sua decisione di non imparare l’Italiano. I problemi di comunicazione con i compagni, le “randellate” dei difensori della Serie A e la sua preferenza per la frequentazione delle birrerie piuttosto che dei campi d’allenamento fecero il resto.
La sua stagione fu travagliata, piena di infortuni. Arrivarono solamente 7 reti ed una qualificazione in Coppa UEFA dopo lo spareggio vinto ai rigori contro il Torino. Troppo poco per le aspettative che c’erano su Rush, sempre più isolato nel gruppo squadra e, come lui stesso ammise, amico soltanto di Laudrup, unico compagno che parlava l’inglese. Così, a fine stagione, torna al Liverpool senza rimpianti.

Il ritorno di Rush al Liverpool

La sua seconda avventura con i “Reds” gli vale 90 gol in 245 gare, spalmate tra il 1988 e il 1996. Non è un ciclo brillante e vincente come il precedente, ma riesce comunque a mettere in bacheca nelle 8 stagioni 1 Premier League, 1 Coppa di Lega, 1 Charity Shield e 1 Coppa d’Inghilterra.
Arrivato a 35 anni nel 1996, segna il suo ultimo gol per il Liverpool il 5 maggio contro il Manchester City, nell’ultima giornata della stagione. Nell’occasione viene addirittura nominato membro dell’MBE dalla Regina Elisabetta. Lascia definitivamente il club di Anfield nell’estate del 1996, dopo aver segnato 346 gol in 660 gare complessive imponendosi come il miglior realizzatore del Liverpool di tutti i tempi.

Il finale di carriera e Ian Rush oggi

Nel 1996/1997 è al Leeds United, dove trova solo 3 gol in 36 presenze. L’anno seguente passa al Newcastle per una stagione da 0 gol in 10 apparizioni. Gioca quindi nel Wrexham, in seconda divisione gallese, senza mai trovare la via del gol, quindi si ritira a 39 anni nel 2000, dopo 2 gare ed 1 rete con gli australiani del Sydney Olimpic.
Nel 2004/2005 ha guidato il Chester City come allenatore nella terza divisione inglese, per una sola stagione. Nel 2006 entra a far parte della Hall of Fame del calcio inglese e ad agosto 2008 viene pubblicata la sua autobiografia. Oggi è ambasciatore del Liverpool nel mondo.

Nel video che segue trovate una collezione dei gol più belli realizzati da Ian Rush nel corso della sua carriera.
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