Vado Ligure si trova in provincia di Savona, ed è una città commerciale nota per il suo porto, la centrale elettrica le cui torri gemelle dominano l’orizzonte e l’impresa di costruzioni ferroviarie Bombardier, oggi passata alla Alstom. Ma nascosta in questo frenetico centro industriale c’è anche un piccola grande storia del calcio italiano, e cioè quella del Vado FC 1913. Un antico club calcistico senza scudetti nè titoli europei in bacheca, ma orgogliosamente vincitore della prima Coppa Italia della storia.
Storia del Vado FC 1913
Il Vado FC venne fondato nel 1913 da un consorzio di ferrovieri guidato da Angelo Morixe e dai fratelli Babboni. Assieme a loro, diedero vita al club diversi altri colleghi della compagnia ferroviaria Westinghouse, che in seguito divenne Bombardier. Lino Pizzorno venne nominato primo presidente del club, e scelse come colori sociali il rosso e il blu in omaggio al Genoa, che all’epoca era la migliore squadra d’Italia. Il campo si trovava tra il colorificio Fumagalli, ancora oggi esistente, e la stazione cittadina.
Dal 1913 al 1919 il Vado disputò solamente amichevoli, principalmente contro squadre più antiche ed affermate che rappresentarono un solido banco di prova per i neonati rossoblù. Questo perchè la nascita del club era avvenuta a ridosso dello scoppio della prima guerra mondiale, e non c’era stata quindi occasione di iscriversi e partecipare al campionato italiano.
Il Dopoguerra e la prima Coppa Italia
Quando l’Europa e l’Italia iniziarono a riprendersi dalle conseguenze devastanti della guerra, lo sport divenne sia un mezzo di evasione che una via attraverso la quale la popolazione poteva coltivare la speranza di un futuro migliore. Nel 1922 il Vado ottenne una storica promozione in Seconda Divisione che garantì al club la partecipazione all’edizione inaugurale di una nuova competizione nazionale, la Coppa Italia.
Per la prima edizione della Coppa Italia della storia furono invitate solo società controllate dalla FIGC, tra le quali appunto il Vado. Al primo turno i liguri ebbero bisogno dei tempi supplementari per eliminare il Fiorente 4-3.
I turni successivi vennero invece superati con facilità, i rossoblù batterono prima il club genovese del Molassana per 5-1 e poi la Juventus per 2-0.
Ai quarti di finale ecco lo scoglio Pro Livorno, avversario molto più ostico poiché militante in Prima Categoria. Inoltre, il club toscano era assolutamente riposato, perché impegnato nella competizione solamente dai quarti di finale. Nonostante fosse sfavorito, tuttavia, il Vado ribaltò i pronostici e prevalse per 1-0. La favola poteva continuare alle semifinali.
Una nuova impresa in Semifinale di Coppa Italia
La semifinale si rivelò divertente ed anche controversa. il Vado ha affrontato un’altra squadra toscana, la Libertas Firenze, che non aveva nemmeno giocato il quarto di finale grazie al ritiro dalla competizione degli avversari, il Valenzana. Pertanto, le probabilità erano ancora una volta contro il Vado.
Ma i liguri stupirono ancora e, ai supplementari, questa squadra formata da ferrovieri si guadagnò la prima finale in assoluto della Coppa Italia.
La prima finale della Coppa Italia: Vado – Udinese
Ultimo ostacolo sul cammino del Vado rimaneva l’Udinese, affrontato nella finale giocata a Vado Ligure il 16 luglio 1922. Nonostante i ferrovieri avessero il vantaggio di giocare in casa, la superiorità tecnica degli ospiti li portava ad essere ritenuti, ancora una volta, sfavoriti. I tre fratelli fondatori del club, i Babboni, scesero in campo insieme a Enrico Romano, detto “Testa d’oro” perchè capace di realizzare 13 gol di testa in una sola partita. Il Vado schierò anche un giovane esterno sinistro di nome Virgilio Levratto, uno dei giocatori più dotati dei rossoblù.
La partita andò come previsto, con l’Udinese che appariva superiore agli avversari ma incapace di segnare, grazie alla risolutezza del Vado. La sfida, ancora una volta, arrivò ai tempi supplementari.
Levratto, ben marcato per tutta la partita, iniziò a trovare un po’ più di libertà. Mentre i tempi supplementari volgevano al termine, i giocatori dell’Udinese hanno iniziato a lamentarsi per la mancanza di illuminazione. Nel 1922 infatti non c’erano i riflettori, e l’Udinese chiedeva che la partita potesse essere interrotta e rigiocata. Tuttavia, l’arbitro rifiutò e stabilì che la sfida sarebbe stata decisa dal “golden gol”.
La vittoria del Vado nella prima Coppa Italia
Con sempre meno luce, un’Udinese scontenta si spinse furiosa in avanti puntando sulla propria superiore capacità tecnica per chiudere velocemente la partita. Ma Lino Babboni ha interrotto un’azione dei friulani e si è lanciato in un rapido contrattacco. Dopo una lunga corsa, Levratto ha ricevuto il passaggio di Lino e, da fuori area, ha sfoderato un potente tiro che ha trovato l’angolino in alto a sinistra, decisivo per vincere la partita.
Miti e leggende sono nati su questo momento. C’è chi dice che il tiro abbia strappato la rete e la palla abbia poi colpito una finestra della torre di guardia situata all’angolo del terreno di gioco. Altri raccontano che la sfera sia stata colpita così forte da esplodere mentre finiva in porta. Indipendentemente da tutto questo, resta il fatto che, dopo sole 3 stagioni giocate a livello agonistico, il Vado FC 1913 era diventato il primo vincitore della Coppa Italia.
Levratto e i segreti del successo del Vado
L’autore del gol della vittoria, Virgilio Levratto, ha poi avuto una brillante carriera. Ha giocato per club affermati come Verona, Lazio e Genoa ed anche vinto una medaglia di bronzo con l’Italia alle Olimpiadi del 1928. Ma gran parte del trionfo del Vado fu dovuto alla determinazione fisica e mentale di tutta la squadra. Attraverso una mentalità da “outsider”, il Vado ha preso ogni partita come una finale approcciandola con grande motivazione. Una ricetta vincente per i fratelli Babboni ed i loro compagni, che hanno potuto cementare il loro posto nella storia scrivendo una pagina incredibile del calcio italiano.
Oggi il club gioca in Serie D, e nel corso della sua lunga storia ha militato principalmente nelle serie minori del calcio italiano. Ma ha il suo posto d’onore nei libri di storia come il primo vincitore della Coppa Italia, un vanto che mai nessuno potrà togliere al Vado FC ed ai suoi tifosi.
La Vittoria del Vado nella prima Coppa Italia – VIDEO
Nel video che segue viene ripercorsa la storia del Vado FC e della sua storica vittoria nella prima Coppa Italia.
E a proposito di video, non dimenticate di iscrivervi al nostro canale YouTube sempre pieno di contenuti.