Mourinho alla Roma: Tutte le Frasi Celebri di Mourinho

Annunciato a sorpresa come nuovo allenatore della AS Roma, torna in Serie A dopo un decennio lo "Special One" protagonista del Triplete interista. Ecco tutte le sue frasi celebri.

La dirigenza della AS Roma ha sganciato una vera “bomba” che nessuno si sarebbe mai aspettato: Josè Mourinho sarà il nuovo allenatore giallorosso. L’annuncio è arrivato nel primo pomeriggio del 4 maggio 2021, e restituisce di fatto alla Serie A un grande protagonista, amatissimo da molti ma anche detestato da altrettanti.
Ripercorriamo in questo articolo tutte le frasi celebri di Mourinho, in attesa delle prossime che, sicuramente, infiammeranno gli animi dei tifosi romanisti e dei loro avversari durante la prossima stagione.

Frasi Celebri Mourinho: la nascita dello “Special One”

Partiamo dal 10 luglio 2004, quando durante la conferenza di presentazione al Chelsea nasce il mito dello “Special One”. Josè Mourinho infatti si auto-definì tale per la prima volta, dichiarando: “Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d’Europa e credo di essere speciale. Se avessi voluto un lavoro facile sarei rimasto al Porto: una bella sedia blu, una Champions League, Dio, e dopo Dio, io“.

Mourinho “Non sono pirla!”

4 giugno 2008, dopo i successi in Inghilterra Josè Mourinho viene presentato all’Inter. I giornalisti gli chiedono se porterà con se Frank Lampard in nerazzurro, ma il portoghese non risponde alle domande. Perchè? ricordiamolo insieme.
Domanda: “Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?”
Mourinho: “Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?”
Domanda: “È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato”.
Mourinho: “Sì, lo è. Ma io non sono pirla“.

Mourinho vs Ranieri

La nuova avventura interista di Mourinho parte subito con tante polemiche.  Una è con Claudio Ranieri, all’epoca allenatore della Juventus, definito “vecchio e non vincente” dal portoghese il 4 agosto 2008. “Ranieri? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un’altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità”.

Mourinho contro Lo Monaco

Altro clamore è generato dallo scontro con Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania che dichiarò “Mourinho è da prendere a bastonate sui denti”. Il tecnico portoghese rispose così il 15 settembre 2008 : “Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità”.

“Zeru Tituli”

Il 3 marzo 2009 è il giorno di una delle frasi celebri di Mourinho più indimenticabili con la maglia dell’Inter. “A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l’onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l’opinione pubblica per un mondo che non è il mio. Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma, che ha grandissimi giocatori ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali”.

Mourinho Laurea Honoris Causa

Il 2 aprile 2009 Josè Mourinho riceve la laurea “honoris causa” dalla Facoltà di Scienze Motorie dell’Università Tecnica di Lisbona. Sui 21 delegati a decidere l’assegnazione di questo prestigioso titolo, uno si era dichiarato contrario.
Ritirando il premio, il tecnico portoghese dichiara: “Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale: neanche Gesù piaceva a tutti”.

Mourinho e i suoi “Por Què?”

Passato al Real Madrid con grande rimpianto dell’Inter e dei suoi tifosi, dopo la semifinale d’andata di Champions persa contro il Barcellona di Guardiola il 27 aprile 2011, Josè Mourinho è pieno di interrogativi. “Se io dico a lei e alla Uefa quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: Perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Non so se è la pubblicità dell’Unicef, non so se è il potere del signore Villar all’interno della Uefa”.

Mourinho Frasi Celebri – I cambi di Josè

L’8 aprile 2014, il suo Chelsea è appena approdato in semifinale di UEFA Champions League battendo 2-0 il Psg, ribaltando la sconfitta per 3-1 dell’andata. Decisivi i gol di Schurrle e Demba Ba, entrambi subentrati dalla panchina. Raccogliendo elogi per le sue intuizioni tattiche, Mourinho sorprendentemente… non se ne prende i meriti.
Giornalista: “Entra Schurrle e segna. Entra Demba Ba e segna. Questo si chiama?”
Mourinho: Cu*o!

 

I “problemi” dello Special One

Il 9 aprile 2015 Josè Morinho dichiara: “Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un’evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno… Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita”.

Mourinho The Best

il 3 ottobre 2015 avanza l’ipotesi di un possibile esonero di Mou da parte del Chelsea. Josè, con la solita sicurezza e pienezza di sè, dice: “Se la società vuole cacciarmi, deve farlo, perché io non scappo. Vincere il titolo adesso è molto difficile perché la distanza è tanta, ma sono convinto che finiremo fra le prime 4. È un momento cruciale nella storia del club perché se mi esonerano, cacciano il miglior allenatore che questa società abbia mai avuto“.

 

Rispetto per Mourinho

Il 28 agosto 2018 il Manchester United dello Special One perde 0-3 in casa contro on una sua rivale diretta, il Tottenham. Il portoghese dichiara senza mezzi termini: “Sapete qual è il risultato? 3-0. Già, 3-0. E sapete cosa significa? Significa tre Premier League, quelle che ho vinto io nella mia carriera. E ho vinto più campionati io che tutti gli altri 19 allenatori messi insieme, che arrivano a due. Quindi esigo rispetto, rispetto e rispetto”

Nel video che segue, la spiegazione tattica di Josè Mourinho della storica partita tra Barcellona ed Inter, un’impresa che risultò decisiva per la conquista della Champions League e del Triplete nerazzurro.

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I nostri articoli sono dedicati a coloro che trovano un momento di gloria senza mai essere stati dei numeri uno, a quelli che ci sono rimasti nel cuore non per la loro tecnica o per i trofei in bacheca ma piuttosto per quel loro modo, unico ed assolutamente “caprino”, di essere.

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