In un’epoca in cui iniziavano a vedersi le prime mani davanti alla bocca per coprire il labiale, Salvatore Soviero è stato, a suo modo, un’icona. Per tutta la sua carriera il portiere nativo di Nola ha fatto della genuinità caprina la sua cifra stilistica, prendendosi il suo posto nel cuore dei fans del calcio caprino a suon di risse, scenate ed espulsioni.
Eroe italiano, dal nord al sud
Dai primi pestaggi a Fermo ai grandi insulti della Serie A, passando per la medaglia al valore caprino conquistata dopo l’epica maxi rissa in Venezia–Messina, il nostro eroe ha portato il suo spirito combattivo in buona parte delle piazze italiane, da nord a sud, offendendo sempre tutto e tutti senza alcuna forma di discriminazione.
Da Genova a Salerno, da Venezia a Reggio e Crotone, da ogni porta da calcio difesa da Sasà sono partiti i più grandi improperi che il nostro calcio ricordi, le urla più accorate e irripetibili, gli insulti più taglienti (quando comprensibili) ed efficaci!
Le perle di Salvatore Soviero
Svariate sono state le “perle” di Sasà. Durante Reggina-Juventus apostrofò il grande Alex Del Piero con “sottilissimi” insulti omofobi, che lasciarono sbigottito il capitano bianconero.
Ancora meglio fece con un povero guardalinee, reo di avergli ingiustamente assegnato un calcio d’angolo a sfavore (una sua opinione chiaramente smentita dai fatti e dal replay, ma non provate mai a farglielo notare). Il povero assistente dell’arbitro venne “blastato” e insultato con una serie di ingiurie rimasta memorabile.
Sasà Soviero oggi
Dopo tanta rabbia però, il nostro campione sembra finalmente aver trovato la pace interiore proprio nella dimensione pastorale che tanto amiamo. Infatti, in una recente intervista rilasciata agli amici di “L’Analisi Ignorante” e reperibile su YouTube, dichiarava così:
“Oggi sono un padre a tempo pieno e gestisco un allevamento di cavalli. Mi hanno sempre detto di darmi all’ippica…beh, alla fine l’ho fatto per davvero!”
E noi non possiamo che essere pienamente d’accordo con te, divino Salvatore. Dopo tanti anni di rispettabile servizio (di tafferuglio) sui campi, solo la pastorizia ti può salvare!