L’attaccante brasiliano Claudio Pitbull è stato uno scintillante talento del Gremio, che però non ha rispettato le attese una volta compiuto il “grande salto” nel calcio europeo. Una carriera comunque buona la sua, ma che poteva essere di altissimo livello viste le potenzialità da assoluto “crack” di cui disponeva.
Claudio Mejolaro “Pitbull” – Chi è?
Claudio Mejolaro nasce l’8 gennaio 1982 a Porto Alegre, patria di molti assi del calcio brasiliano.
Il fisico esile (è alto 1,73 m per un peso di 70 kg) e scattante gli permette di distinguersi nel dribbling e nei gesti tecnici, ma Claudio ha anche grinta da vendere. Sul campo, infatti, oltre a incantare con le giocate deliziose pressa e “randella” continuamente gli avversari. Per questo inizia a venire soprannominato “Pitbull”.
Le doti tecniche fanno il resto, fra punizioni precisissime, numeri da campione vero e abnegazione totale.
Una serie di caratteristiche che lo rendono, inevitabilmente, apprezzato da qualunque appassionato di calcio.
Gli inizi da urlo con il Gremio
Nel 1997 entra nelle giovanili del Gremio, la gloriosa squadra della sua città, con cui esordisce nella stagione 1999/2000. Nonostante la giovanissima età, nelle prime tre stagioni da professionista mette insieme 50 presenze e 7 reti, conquistando anche la Coppa del Brasile 2001.
Quindi, dopo metà stagione ad inizio 2002 alla Juventude, dove gioca titolare fisso in 21 gare realizzando 8 gol, si guadagna i “galloni” della titolarità nel Gremio e non li perde più.
Le stagioni 2003/2004 e 2004/2005 sono per lui grandiose, con 68 presenze e 25 gol che infiammano la torcida e lo mettono in evidenza agli occhi dei top club europei. Con questi numeri e questo talento, un attaccante capace di ricoprire praticamente ogni ruolo offensivo dalla trequarti in su non può certamente restare inosservato…
Claudio Pitbull al Porto
Così, nella finestra del mercato di gennaio 2005, arriva la chiamata del Porto, fresco vincitore di Champions League e Coppa Intercontinentale. Josè Mourinho ha lasciato da alcuni mesi la guida della squadra dopo il trionfo europeo, e con lui i suoi fedelissimi, il club lusitano vuole quindi rifondare pescando nuovi assi. E così, dopo il successo Intercontinentale, investe nel talentuoso 23enne brasiliano con un contratto quinquennale.
E’ l’occasione della vita per Claudio Pitbull, il cui ambientamento però risulta molto difficile. Catapultato in fretta e furia in un altro continente e senza il tempo di svolgere alcuna preparazione, gioca solo 6 partite di campionato e 1 di Champions League, contro l’Inter, prima di infortunarsi.
La stagione del Porto si chiude senza titoli, portando così la dirigenza ad operare in estate una nuova rivoluzione. E a decidere, probabilmente a torto, di non aver tempo per aspettare Claudio.
Tanti prestiti in giro per il mondo
Claudio rientra così in patria, a titolo temporaneo, prima al Santos per la prima parte della stagione 2005/2006 quindi alla Fluminense per la seconda. In tutto colleziona 34 presenze e 5 gol, venendo poi prestato, l’anno successivo, ai portoghesi dell’Academica Coimbra. Esperienza dove non brilla, trovando solo 1 gol in 9 partite.
La sua migliore stagione portoghese è senza dubbio la 2007/2008 al Vitoria Setubal, con cui vince la Coppa di Lega portoghese e fa registrare 30 presenze, 8 reti e ben 12 assist. E’ anche capocannoniere della squadra.
Nonostante la grande annata, il Porto non gli concede alcuna chance per tornare in rosa, così nel 2008/2009 passa, ancora in prestito, al Rapid Bucarest in Romania. Qui gioca 22 gare realizzando 2 reti, tra cui l’unico gol dei suoi in Coppa UEFA contro il Wolfsburg.
Torna poi in Portogallo, stavolta al Maritimo, per l’annata 2009/2010, quindi scade il contratto col Porto.
Il ritorno al Vitoria, poi il momentaneo ritiro
Finalmente “libero” di scegliere il proprio destino, Claudio Pitbull firma un biennale con il Vitoria Setubal, la squadra europea dove era maggiormente riuscito a mostrare il suo valore. Con 39 presenze e 10 gol ben figura ancora, salvando i suoi per due stagioni consecutive, prima di tentare l’avventura turca nel 2012/2013 con il Manisaspor. Esperienza che dura però solo il tempo di 4 partite, prima del rientro in Brasile al Bahia.
Nonostante sia appena 31enne, Claudio non riesce purtoppo più ritrovarsi calcisticamente, così anche con i brasiliani il rapporto dura pochi mesi. Nel 2013/2014 tenta un’ultima esperienza in Portogallo, col Gil Vicente, che si chiude con 2 presenze e senza reti, a causa di un infortunio al ginocchio e di un importante problema familiare. Claudio decide quindi di tornare a casa e smettere, per il momento, col calcio.
Il dramma familiare, la “promessa” e il ritorno in campo
Siamo nel 2014 e il papà del “Pitbull” si ammala, così Claudio rientra in Brasile per prendersi cura di lui. Lo sconforto è grande, e la voglia di calcio viene comprensibilmente meno di fronte a tanto dolore.
Passano così alcuni anni finchè qualcosa, all’improvviso, cambia tutto: nel 2018 la nipotina Valentina, di 4 anni, vedendo le foto e i trofei dello zio gli chiede di tornare in campo. La piccola gli rivela che le piacerebbe tanto entrare in uno stadio in braccio all’amato zio Claudio e vederlo poi giocare da bordocampo. Il grande cuore del Pitbull, in un attimo, si scioglie.
Promette così alla piccola, figlia del fratello Marcio, di realizzare questo desiderio e così, nella stagione 2018/2019, si accasa alla Cabofriense, squadra che disputa il Campionato Carioca. Il ritorno del “Pitbull” si materializza, e Valentina entrerà in campo con lo zio Claudio, come tanto desiderava. Felicissima ed emozionata.
Alla fine di quella stagione, Claudio Pitbull si è ritirato dal calcio, all’età di 37 anni.
Claudio Pitbull Oggi
Oggi Claudio Pitbull è ancora in splendida forma, essendo un convinto sostenitore dell’importanza dell’attività sportiva e della cura del fisico. E probabilmente, più di qualche volta, ripensa a tutto quel talento, cristallino, che non è riuscito a mostrare in Europa. Immaginando ciò che poteva essere se soltanto le cose fossero andate diversamente, se soltanto il Porto gli avesse dato il tempo di ambientarsi.
In ogni caso, Claudio è stato, e rimane, un calciatore ammirato e amato da tantissimi appassionati.
Nel video che segue potete ammirare i numeri di Claudio Pitbull, gustandovi i suoi bellissimi gol e le grandi giocate con la maglia del Gremio, dai cui tifosi è ancora amatissimo.
Siamo sicuri che riuscirete facilmente ad intravedere l’altissimo livello delle sue enormi potenzialità.