Abel Xavier, un uomo un look

La storia di un calciatore che ha girato il mondo vestendo tantissime maglie ma che è rimasto impresso nella memoria soprattutto, se non solamente, per un look fin troppo stravagante.

Tra i tanti “bidoni” del calcio internazionale, merita un posto speciale il portoghese Abel Xavier. Uno che, tolta qualche rarissima buona annata, ha fallito un po’ ovunque in giro per il mondo. Riuscendo però a consegnarsi alla storia per un look difficile da dimenticare e per alcune lunghissime squalifiche.

Gli inizi in Portogallo di Abel Xavier

Abel Xavier nasce a Lampula, in Mozambico, nel 1972. Inizia la carriera di calciatore in Portogallo, nell’Estrela Amadora, con cui nell’annata 1990/1991 disputa la sua prima stagione in Primeira Liga. Quell’anno la squadra viene retrocessa in seconda divisione, dove rimane per due anni.
Nelle tre stagioni Abel Xavier mette insieme 85 presenze e 5 reti, facendosi notare come calciatore grintoso e polivalente, giocando sia da difensore che da centrocampista difensivo. Le buone prestazioni lo portano ad essere ingaggiato dal club più prestigioso del Portogallo, il Benfica, con cui vince il campionato 1993/1994 facendo registrare 45 presenze e 4 gol in due annate. In questo periodo trova anche le prime presenze nella Nazionale del Portogallo

Abel Xavier al Bari

Durante l’estate 1995 Abel Xavier viene prelevato in prestito dal Bari, sbarcando in Serie A. I “Galletti” partono con grandi ambizioni, pochi giorni prima hanno prelevato il bomber svedese Kennet Andersson, giunto terzo con la Svezia ai Mondiali del 1994, ed anche su Abel Xavier ripongono molte speranze. Aspettative che, però, si spengono velocemente. Abel infatti non si ambienta minimamente, la sua lentezza non lo aiuta e la stagione difficile del Bari fa il resto. Nella finestra invernale arriva Klas Ingesson, che di fatto sostituisce il portoghese tra i titolari, non facendogli più vedere il campo. A fine anno il Bari retrocede e Xavier saluta l’Italia dopo sole 8 presenze.

Le stagioni in giro per l’Europa

Abel Xavier inizia quindi un vero e proprio “giro d’Europa”. Arretrato definitivamente nella posizione di difensore, dal 1996 al 1998 gioca nella Liga spagnola con il Real Oviedo, mettendo insieme 58 apparizioni. Nell’annata 1998/1999 passa al PSV in Eredivisie vincendo la Supercoppa Olandese. A fine stagione ecco un nuovo cambio di casacca e campionato, con l’approdo all’Everton, in Premier League, dove rimane due stagioni. Viene quindi ceduto agli storici rivali cittadini del Liverpool con cui alza al cielo, da comprimario, la Supercoppa UEFA nella stagione 2001/2002.
Nel 2002/2003 è in Turchia tra le fila del Galatasaray, dove racimola solo una manciata di presenze. Stessa sorte l’anno successivo in Bundesliga con l’Hannover. Nell’estate 2004 si ritrova, quindi, svincolato.

Abel Xavier a Euro 2000

Nel mezzo delle stagioni di cui vi abbiamo raccontato, Abel Xavier ha partecipato con la Nazionale portoghese all’Europeo del 2000, rappresentando durante il torneo uno dei punti di forza della difesa lusitana. A rovinare tutto il fallo di mano nella semifinale contro la Francia, che causò il calcio di rigore decisivo che eliminò il Portogallo. Abel Xavier venne nell’occasione espulso per le vibranti proteste, arrivando a rimediare 24 giornate di squalifica (da scontare tra nazionale e club) da parte dell’UEFA per aver aggredito l’arbitro. Di fatto saltò così 9 mesi per questa squalifica, portando la Lazio di Cragnotti, che era molto vicina ad acquistare il giocatore, a decidere di tirarsi indietro.

Abel Xavier alla Roma

Ma il suo “appuntamento con la Capitale” diventa realtà qualche anno dopo. Durante il mercato invernale del 2004/2005 arriva a costo zero alla Roma firmando un contratto a gettone di sei mesi. I giallorossi stanno infatti attraversando una stagione terribile e per rinforzare la difesa pensano all’ex Bari, che si presenta per la nuova avventura italiana con un look davvero pazzesco. A Trigoria, più che un nuovo calciatore utile alla causa, entra una montagna di capelli ricci biondi ossigenati.
Con la maglia della Roma Abel Xavier mette insieme solamente 3 presenze, facendosi notare solo per la lentezza esagerata e per quel suo aspetto fin troppo appariscente. A fine stagione viene salutato senza alcun rimpianto come tante altre meteore giallorosse.

Il Middlesbrough, i Galaxy con Beckham e il ritiro

La parabola discendente di Abel Xavier prosegue al Middlesbrough, dove  viene squalificato per 12 mesi, per uso di steoroidi. Resta in Inghilterra dal 2005 al 2007, totalizzando 18 presenze ed 1 gol.
La sua carriera termina negli Stati Uniti, con i Los Angeles Galaxy. Gioca in MLS due stagioni, di cui una con David Beckham come compagno di squadra, collezionando 21 presenze prima di annunciare il ritiro nel 2009.

Abel Xavier oggi

Dopo essersi convertito all’Islam ed aver cambiato il proprio nome in Faisal Xavier, il buon Abel ha intrapreso la carriera di allenatore, mantenedo il suo look eccentrico.
Ha allenato in Portogallo l’Olhanense, il Farense e per una sola gara il Desportivo Aves. Tutte e tre le esperienze sono state piuttosto brevi e fallimentari dal punto di vista dei risultati ottenuti. Dal 2016 al 2019 ha seduto sulla panchina del Mozambico, cercando vanamente di qualificarsi al Mondiale 2020 e rassegnando quindi le dimissioni.
Nell’ambito cinematografico, l’ex calciatore è comparso in “Intocavel”, un documentario brasiliano del 2009 incentrato su fede e religione. Ha anche partecipato nel 2016 ad un episodio della serie tv horror “Lenda Urbana”, interpretando il paziente di uno psichiatra.

Nel video che segue una serie di highlights della carriera di Abel Xavier in giro per il mondo. 
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