Gigi Lentini e il trasferimento dal Torino al Milan

Calciatore di assoluto talento, Gianluigi Lentini è stato il protagonista di un trasferimento da record dal Torino al Milan. Poi, le cose non sono andate come ci si aspettava.

Gigi Lentini ha avuto una carriera dall’inizio scintillante, diventando in rapida successione protagonista in A, calciatore della Nazionale e oggetto di un trasferimento storico. Un brutto incidente stradale e, forse, aspettative troppo grandi, lo hanno però purtroppo fermato, limitando una carriera che avrebbe potuto essere diversa, di assoluto successo viste le sue enormi qualità.

 

Gli inizi di Gigi Lentini

Nato a Carmagnola da genitori siciliani nel 1969, Gigi Lentini entra nella giovanili del Torino a soli 10 anni, percorrendo l’intera trafila sino alla formazione Primavera. Qui si mette in evidenza per le doti tecniche ed atletiche non comuni, e per una spiccata abilità nel dribbling.
La sua ascesa è rapida ed inarrestabile, così l’allenatore della Prima Squadra Luigi Radice gli regala l’esordio in Serie A ad appena 17 anni, il 23 novembre 1986 contro il Brescia. Nelle sue prime due stagioni da professionista, Gigi mette insieme 32 presenze tra campionato e coppe.
Quindi, nell’estate del 1988 viene mandato in prestito in Serie B all’Ancona, per un’annata da assoluto protagonista con 37 presenze e 4 reti. Gigi Lentini è ora pronto per tornare al Torino, nel frattempo retrocesso.

 

Il Torino di Gigi Lentini

Il 20enne sfrutta alla grande l’opportunità risultando determinante, con 6 reti in 22 gare, per la vittoria del campionato e il ritorno immediato in Serie A. L’anno seguente Gigi Lentini incanta l’Italia con la sua prima stagione da titolare in Serie A, in cui fa registrare 34 presenze e 5 reti. Le sue straordinarie prestazioni gli permettono anche di conquistare la maglia della Nazionale, con cui esordisce contro il Belgio.
Nel frattempo, il Torino ottiene un fantastico quinto posto da neopromossa nella stagione 1990/1991 ed anche la vittoria della Mitropa Cup. L’anno successivo arriva un terzo posto ed una pazzesca finale di Coppa UEFA persa contro l’Ajax solamente per la regola dei gol in trasferta.
Al termine del campionato 1991/1992, la situazione finanziaria dei granata è però al collasso. Sono necessarie alcune cessioni illustri, tra cui quella di Lentini, divenuto nel frattempo simbolo della tifoseria granata.

 

Gigi Lentini al Milan

Il 30 giugno 1992 il calciatore firma per il Milan per la cifra record di 18,5 miliardi di lire, scatenando la rivolta degli ultras del Toro. Seguono proteste, tafferugli in piazza e un lancio di monetine contro il giocatore.
Fortemente voluto dal tecnico Fabio Capello, in maglia rossonera Lentini arriva a percepire 4 miliardi di lire l’anno.
Nella stagione 1992/1993, con 30 partite e 7 gol, pur criticato per la sua vita extra-calcistica è un titolare della formidabile squadra rossonera. Gioca anche la finale di Champions League, persa contro l’Olympique Marsiglia, e vince il suo primo Scudetto.

Il grave incidente automobilistico di Lentini

Nella notte del 2 agosto 1993 Lentini rimane coinvolto in un grave incidente automobilistico. Si schianta a quasi 200 km/h salvandosi miracolosamente dopo due giorni di coma, ma con conseguenze neurologiche gravi. Ebbe infatti iniziali difficoltà a parlare, e i riflessi divennero più lenti. Tutto questo rallentò decisamente il suo rientro agonistico, fu necessario molto tempo perché riacquistasse pienamente potenza e velocità nella corsa.

 

Il ritorno di Gigi Lentini

Gigi Lentini torna in campo alla fine della stagione 1993-1994, mettendo insieme 7 presenze in scampoli di partite senza realizzare alcuna rete. Vince pur non da protagonista la sua prima Champions League contro il Barcellona e salta i Mondiali del 1994 per lo stato di forma precario.
La stagione successiva continua a far fatica, riuscendo però a ben figurare nelle gare finali del campionato, dove segna 5 gol in 7 gare. Lentini a questo punto vuole giocare da titolare la finale di Champions contro l’Ajax, ma Capello lo tiene comunque in panchina, ed il Milan perde. La delusione per Gigi Lentini fu tale che perse voglia e stimoli, portandolo a dichiarare successivamente che “Quella sera è di fatto finita la mia carriera”.
Nel 1995-1996 non è più brillante e, in aperta polemica con l’allenatore, racimola solo 9 presenze in campionato. Conclude così la sua esperienza in rossonero, avendo conquistato 3 Scudetti, 1 Champions League, 3 Supercoppe italiane e 1 Supercoppa Europea.

 

Gigi Lentini tra Atalanta e Torino

Nell’estate del 1996 passa all’Atalanta e si mette in evidenza realizzando 4 gol in 31 partite e facendo da chioccia al giovane Domenico Morfeo. Gioca talmente bene da ritrovare perfino la convocazione in Nazionale, in occasione di un’amichevole con la Bosnia.
Nel 1997/1998 torna al Torino, nel frattempo sceso nuovamente in Serie B, per riportarlo nella massima serie. Il primo tentativo va a vuoto nello spareggio promozione perso contro il Perugia, ma l’anno successivo la missione viene compiuta, e Gigi va a segno sul campo della Fidelis Andria nella vittoria che sancisce la matematica certezza del ritorno in Serie A. Nel 1999/2000 gioca quindi la sua ultima stagione nella massima serie, collezionando 24 presenze senza riuscire ad evitare la nuova retrocessione dei granata.

 

Il finale di carriera di Lentini

A gennaio 2001 passa al Cosenza con cui sfiora subito la promozione in Serie A. Nel 2003 il Cosenza subisce la retrocessione d’ufficio in Serie D ma Gigi Lentini rimane nella compagine silana e ne diventa il capitano. Con il Cosenza in quattro stagioni mette a segno 9 reti in 84 presenze.
Nel 2004 si trasferisce al Canelli, società piemontese di Eccellenza. E nel 2005/2006 i biancoazzurri ottengono la storica promozione in Serie D, grazie anche a Lentini che firma 19 reti in 29 presenze. La stagione seguente, Gigi realizza 12 gol in 25 partite, non sufficienti però ad evitare l’immediato ritorno in Eccellenza.
Il 6 settembre 2006 cade dal suo scooter e si lesiona il tendine di un ginocchio, costringendolo all’operazione.
Passa quindi alla Saviglianese per un anno e mezzo, e poi alla Nicese. Nel campionato 2011-2012 torna nella sua città natale Carmagnola per un ultimo anno in Promozione. A fine stagione si ritira.

 

Gigi Lentini oggi

Dopo il ritiro, Gigi Lentini ha investito in diverse attività imprenditoriali. E’ infatti proprietario di alcuni immobili ed esercizi commerciali a Carmagnola. Ma soprattutto sta scoprendo una nuova vita da apicoltore. Insieme ad un amico, l’ex calciatore ha fondato la Società Agricola Gigi Lentini, con il marchio “Mieli Lentini – La qualità dei campioni”.

Nel video che segue trovate un’intervista davvero interessante a Gigi Lentini, oltre alle immagini delle sue strepitose giocate e dei gol più belli realizzati in carriera.
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