Abel Balbo il bomber argentino

Dalla provincia di Santa Fè ai campi della Serie A vestendo anche la maglia della Nazionale argentina, Abel Balbo è stato un bomber amato e apprezzato nel nostro paese, Campione d'Italia con la Roma nella stagione 2000/2001.

Quando si pensa all’attacco della Roma prima dell’esplosione di Francesco Totti, inevitabilmente la mente corre subito ad Abel Balbo. L’argentino è stato infatti colui che ha anticipato l’avvento e il lungo regno del Capitano giallorosso per eccellenza, indossando la fascia e relizzando tantissimi gol. Mentre Totti incantava nelle giovanili e si affacciava in prima squadra, buona parte delle fortune della Roma poggiavano sulle spalle di Balbo. Ma partiamo dall’inizio.

Gli inizi di Abel Balbo

Nato nella provincia di Santa Fè nel 1966, dopo aver fatto benissimo a livello giovanile Balbo esordisce nel 1987/1988 con il Newell’s All Boys, con cui conquista al primo anno da professionista il titolo argentino. Con 9 gol in 23 presenze in una squadra interamente composta da giocatori del vivaio, Abel è tra i protagonisti della cavalcata del club di Rosario. Forte fisicamente e con un destro potentissimo, Balbo è spietato sotto porta, bravissimo di testa e nei movimenti in area ed anche abile nel calciare rigori e punizioni. Insomma, un attaccante moderno e completo.
L’anno successivo è al River Plate (dove realizza 12 gol in 38 partite), dopo aver mancato il trasferimento al Verona perché incomprensibilmente scartato dall’allenatore Bagnoli. Ma il suo appuntamento con l’Italia è rimandato di un solo anno. Nel 1989 infatti, “El Killer” è pronto per la Serie A.

Abel Balbo all’Udinese

La lunga carriera italiana di Balbo comincia con l’Udinese. Negli anni in Friuli (2 stagioni in B e 2 in A) segna 65 gol in 134 presenze tra il 1989 e il 1993. Il primo gol lo segna a San Siro al Milan futuro campione d’Italia, dopo una fuga palla al piede partita da centrocampo. Realizza anche una doppietta contro l’Inter, per un ‘ottima prima stagione da 11 gol.  A fine anno, riceve anche la chiamata della Nazionale argentina, e partecipa al Mondiale 1990 al fianco di Diego Armando Maradona, uno dei calciatori più forti del mondo. Rimasto a Udine anche in Serie B, nella stagione 1992/1993 riesce a realizzare ben 22 gol in Serie A, attirando su di se le attenzioni di Inter e Roma. La spuntano i giallorossi, che se lo assicurano per 18 miliardi eleggendolo a erede di Rudi Voller.

La Roma di Balbo

Balbo ripaga subito la fiducia della Roma, formando un’ottima coppia con Daniel Fonseca. Al primo anno, è iconico il suo gol da 40 metri contro il Parma, un vero e proprio siluro terminato all’incrocio dei pali e capace quasi di rompere la rete. Abilissimo nel capire sempre dove posizionarsi e dove sarebbe finito il pallone, Balbo segna ancora 22 gol nella stagione 1994/1995. In giallorosso diventa di fatto uno degli attaccanti più temuti del campionato.
Balbo era semplicemente un goleador: un predatore d’area, uno che si impegnava su ogni pallone, credendoci sempre e pressando senza sosta difensori e portieri per indurli all’errore. Colpi di testa sul primo palo, tap in, reti sottomisura o azioni personali: Abel Balbo era capace di segnare in ogni momento ed in ogni modo.
Con l’avvento di Carlos Bianchi prima e Zeman poi, però, Balbo si ritrova ai margini del progetto. I due “rompono” alla fine della stagione 1998, anno in cui Balbo termina il suo periodo alla Roma. Dopo 5 anni, alcuni dei quali con la fascia di capitano al braccio, come beniamino dei tifosi e dopo aver segnato 78 gol in 171 partite.

Balbo a Parma, Firenze e il ritorno “Scudetto” a Roma

A 32 anni, Balbo passa al Parma, con cui vince la Coppa UEFA e la Coppa Italia entrando spesso dalla panchina. La stagione seguente è alla Fiorentina dove gioca pochissimo, prima di tornare alla Roma. Siamo nel 2000/2001, è prossimo ai 35 anni, ma Capello lo vuole con se come attaccante di scorta di Gabriel Batistuta per il suo carisma.
Gioca solo 2 partite, in un parco attaccanti incredibile, sufficienti però per laurearsi Campione d’Italia. Pur tardi, Balbo raccoglie così la più grande delle soddisfazioni. Chiude la carriera al Boca Juniors, e si ritira nel 2003.

Abel Balbo “El Killer”

Abel Balbo ha sempre giocato con alcuni compagni illustri ai suoi tempi, e forse per questo spesso non è stato lodato e notato quanto avrebbe meritato. Si sono alternati al suo fianco, negli anni romani, Francesco Totti, Daniel Fonseca, Claudio Caniggia, Marco Delvecchio e Marco Branca, ma dal 1993 al 1997 Balbo è stato costantemente il capocannoniere giallorosso di ogni stagione. Insomma, negli anni in cui la Serie A era di gran lunga la più grande lega del mondo, il bomber argentino aiutò la Roma a diventare una delle squadre più importanti, spesso portando sulle sue spalle tutto il peso dell’attacco giallorosso.
Dopotutto, non si partecipa per caso a 3 Mondiali, nè casualmente si vincono 1  Scudetto, 1 SuperCoppa Italiana, 1 Coppa UEFA, 1 Coppa Italia ed 1 Campionato Argentino.

Abel Balbo oggi

Dopo il ritiro, Balbo ha intrapreso inizialmente la carriera di allenatore, allenando il Treviso e l’Arezzo tra il 2009 e il 2012. Nel 2013 è stato procuratore sportivo di una trentina di giovani talenti argentini quindi, nel 2015, ha iniziato la carriera di imprenditore, aprendo in Argentina un’azienda agricola di produzione di cereali, soia e mais.
A febbraio 2020, infine, l’ex centravanti che ha vestito per un lustro la maglia della Roma ha aperto a Boston una sua scuola calcio, la “Balbo Soccer Academy”, dove insegna calcio ai bambini.

Abel Balbo gol più belli

Nel video che segue potete vedere una selezione dei gol più belli realizzati da Abel Balbo nella nostra Serie A.

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