Gheorghe Hagi il Maradona dei Carpazi

Stella assoluta del calcio romeno e giocatore di raro talento ed eccellente fantasia, Gheorghe Hagi ha vestito per due stagioni la maglia del Brescia, in mezzo alle esperienze con Real Madrid e Barcellona.

Gheorghe Hagi è stato senza dubbio il calciatore romeno più forte di tutti i tempi. Per due stagioni al Brescia, intervallando la militanza nel Real Madrid e poi nel Barcellona, è tra i più grandi della storia del calcio in generale. Talento cristallino, nel corso della carriera spesso è stato candidato alla vittoria del Pallone d’Oro. Per questo è ancora più bizzarro pensare che un giocatore del genere abbia trascorso una delle due annate nel nostro paese addirittura in Serie B, pur impreziosita dal trionfo nella Coppa Anglo-Italiana 1993/1994.
Andiamo dunque a scoprire come questo sia stato possibile.

Il talento di Gheorghe Hagi

All’inizio degli anni ’90 Gheorghe Hagi è tre volte campione di Romania, ha disputato un super Mondiale 1990 ed ha firmato con il Real Madrid. Dopo due stagioni nel club più glorioso di Spagna si trasferisce a sorpresa in Italia, scegliendo il Brescia. Con il suo acquisto, le “Rondinelle” inizieranno in quegli anni ad attrarre giocatori di calibro assoluto, come accadrà con Roberto Baggio, Pep Guardiola ecc… Tutto merito di Hagi e di alcuni suoi connazionali romeni, che hanno di fatto avviato questa tendenza particolare. Nel 1992 l’allenatore del Brescia è infatti Mircea Lucescu, che convince il presidente Corioni a fidarsi di lui ingaggiando alcuni calciatori della Romania. Nell’epoca in cui erano consentiti al massimo tre stranieri in campo contemporaneamente, negli anni del Milan degli olandesi o dell’Inter dei tedeschi, ecco quindi il Brescia dei romeni.

I romeni del Brescia: Hagi, Raducioiu, Sabau e Mateut

Così, il Brescia guarda ad est ed investe in Romania. Hagi è senza dubbio il colpo ad effetto, Corioni infatti stupisce davvero tutti chiudendo l’affare con il Real Madrid ed assicurandosi il fortissimo trequartista per 8 miliardi di lire. Insieme a lui, ecco anche Dorin Mateut dal Real Saragozza e Florin Raducioiu, già in Italia con Bari e Hellas Verona. Quest’ultimo, una forte punta completa, segnerà ben 13 gol in 29 partite, che gli consentiranno di firmare per il Milan per la stagione successiva. Quarto e ultimo romeno in rosa è Ioan Sabau, centrocampista arrivato dal Feyenoord che negli anni diventerà una vera e propria colonna del club.

Gheorghe Hagi e il Brescia

Le due stagioni in cui Hagi ha indossato la maglia del Brescia sono state dai due volti. Durante la prima la squadra è stata condannata alla retrocessione dopo aver perso lo spareggio contro l’Udinese, e Gheorghe ha segnato 5 gol senza impressionare come ci si aspettava. Spesso in ritardo per gli allenamenti e quindi multato, frequentemente discuteva con l’allenatore ed esagerava nel parlare con la stampa, ma soprattutto si mostrava indolente e pigro. Forse, l’esser stato un giocatore del Real Madrid lo aveva portato a rilassarsi troppo.
Sapeva di essere assolutamente il miglior elemento della squadra, e che in quanto a creatività non era lontano dai livelli di Diego Maradona, quando si impegnava. Non a caso, era soprannominato “il Maradona dei Carpazi”.
La svolta arriva quindi al secondo anno, quando ferito nell’orgoglio resta nel club retrocesso per impegnarsi e rilanciarsi. E ci riesce alla grande, perché vince il campionato di Serie B, la Coppa Anglo-Italiana e disputa un super Mondiale 1994.

Le magie di Hagi ed il grande rilancio

L’ottima seconda annata a Brescia, da 12 gol in 33 partite, fu probabilmente dovuta al fatto che Gheorghe Hagi si rese conto di aver deluso nella prima stagione, e volle fortemente riscattarsi. Nel 1993/1994 il “Maradona dei Carpazi” espresse tutto il suo talento a Brescia, con assist, giocate e gol incredibili. La sua fiducia è cresciuta a dismisura ed è stato determinante nel riportare le “Rondinelle” in Serie A. La sua capacità di saltare i difensori come birilli e sfoderare tiri potenti e precisi impreziosirono la Serie B di quell’anno, una delle più esaltanti di sempre dove fu protagonista anche un certo Gabriel Batistuta con la Fiorentina. A fine stagione, il Barcellona non si fece sfuggire l’occasione e si assicurò Hagi, che disse così addio all’Italia.
Il romeno, sulle ali dell’entusiasmo, disputò una grande Coppa del Mondo a USA ’94, trascinando la Romania fino ai quarti di finale. Quindi, negli ultimi anni di carriera giocherà nel Galatasaray vincendo da protagonista svariati titoli nazionali e continentali (Coppa UEFA e Supercoppa Europea), alimentando il suo status di superstar.

 

Curiosità su Gheorghe Hagi

  • E’ soprannominato il “Maradona dei Carpazi”.
  • Gheoghe Hagi è noto in patria anche con il soprannome “Regele”, ovvero “Il Re”.
  • E’ considerato il miglior giocatore romeno di tutti i tempi.
  • Con la Nazionale rumena detiene, con 35 reti, il titolo di capocannoniere di sempre a parimerito con Adrian Mutu.
  • Ha partecipato a tre edizioni dei Mondiali (1990, 1994 e 1998).
  • Occupa il 25° posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo secondo “World Soccer”.
  • Nel marzo del 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100.
  • Ha vinto il premio di Calciatore rumeno dell’anno per 7 volte, stabilendo un record.
  • In più occasioni è stato candidato al Pallone d’oro e al FIFA World Player.
  • Oggi è allenatore del Farul Costanza dopo aver guidato, dal 2001, la Nazionale della Romania, Bursaspor, Galatasaray, Timisoara, Steaua Bucarest e Viitorul Costanza.
  • Ha un figlio, Ianis Hagi, calciatore di buon talento che ha militato anche in Serie A nella Fiorentina.

 

Gheorghe Hagi – Gol più belli – VIDEO

Nel video che segue potete gustarvi una selezione di alcuni dei gol più belli di Gheorghe Hagi realizzati nel corso della sua carriera. Una vera e propria serie di “perle” con le diverse maglie che il campione romeno ha vestito.

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