Il Miracolo di Castel di Sangro

Un piccolo paese, 2 promozioni consecutive dalla C2 alla B ed una storica salvezza in cadetteria contro ogni pronostico. Il Castel di Sangro, a metà degli anni '90, ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo nel calcio italiano.

Castel di Sangro è un piccolo paese dell’Abruzzo, con una popolazione di circa 6.000 abitanti. A metà degli anni ’90 i tifosi dell’A.S.D. Castel di Sangro Calcio vissero una stagione straordinaria, che li vide avvicinarsi addirittura al sogno della Serie A. Per rendere l’idea, un squadra la cui capienza dello stadio (7.200 posti, ndr) era più grande della popolazione cittadina arrivò ad un passo dal massimo campionato italiano.
Una storia davvero incredibile, entrata negli annali del calcio come il “Miracolo di Castel di Sangro”.

La Storia del Castel di Sangro

Club di umili origini, il Castel di Sangro venne fondato nel 1953 ed ha lungamente militato nei campionati dilettantistici regionali prima di raggiungere il professionismo conquistando la Serie C2 nel 1989. Questo exploit fu possibile grazie agli investimenti dei nuovi proprietari Pietro Rezza e Gabriele Gravina, oggi alto dirigente sportivo italiano e dal 2018 presidente della FIGC.
I giallorossi hanno così disputato per sei stagioni la Serie C2 finchè, con la nomina dell’esperto allenatore Osvaldo Jaconi, è avvenuto il “miracolo”. Il nuovo mister nella stagione 1994/95 ha condotto infatti al primo colpo la sua squadra alla promozione in Serie C1. Le aspettative per l’anno successivo erano basse, visto il già incredibile salto dalla C2 alla C1, ma il Castel di Sangro ha preso d’assalto il proprio girone ed è arrivato secondo, guadagnandosi i play-off per la Serie B.

La storica promozione in Serie B del Castel di Sangro

Dopo aver superato Gualdo in semifinale, gli uomini di Jaconi hanno trovato l’ostacolo Ascoli tra loro ed un incredibile posto in Serie B. La finale è stata una partita molto chiusa, e dopo 120 minuti trascorsi senza gol ci si giocò tutto ai calci di rigore. In questa occasione, Jaconi sfoderò il suo asso nella manica: prima della conclusione dei supplementari, ha inserito a sorpresa il portiere di riserva Pietro Spinosa nei minuti finali. E proprio Spinosa riuscì a parare il calcio di rigore decisivo, regalando la promozione in Serie B.
Insomma, quella sostituzione si rivelò un colpo di genio di Jaconi, anche se in diretta era sembrata una vera follia, dal momento che Spinosa non aveva giocato nemmeno un minuto in tutta la stagione. L’eco di questa impresa arrivò in tutta Italia, e valicò addirittura i confini nazionali.

Castel di Sangro Calcio, una storia da raccontare

La notizia della veloce ascesa del Castel di Sangro dall’anonimato alla Serie B giunse infatti addirittura oltreoceano, e spinse lo scrittore americano Joe McGinniss a trasferirsi in Italia per trascorrere l’intera stagione con il club nel 1996. McGinniss, che inizialmente era venuto nel nostro paese solo per intervistare il connazionale Alexi Lalas all’epoca giocatore del Padova, visse quotidianamente a contatto con la squadra, e nel frattempo scrisse il suo libro “Il miracolo di Castel di Sangro”. Finendo per raccontare non soltanto il capolavoro sportivo dei due anni precedenti ma, anche, l’esaltante stagione della salvezza nella Serie B 1996/1997.

La favola del Castel di Sangro

L’incredibile storia della formazione abruzzese è infatti continuata per tutta la stagione d’esordio in Serie B, un’annata ricca di colpi di scena. Si cominciò con i primi tre mesi della stagione in cui la squadra ha dovuto giocare le partite casalinghe a Chieti mentre il campo ufficiale, lo stadio “Teofilo Patini”, veniva ammodernato per soddisfare gli standard della Serie B. Quindi, una tragedia colpì due giocatori, Danilo Di Vincenzo e Filippo Biondi, morti in un incidente stradale, infine ecco l’arresto del difensore Gigi Prete in relazione ad un giro di traffico di droga. Situazioni che ovviamente sconvolgono profondamente l’ambiente giallorosso.
Il difensore venne successivamente scagionato, ma è chiaro che queste vicende hanno reso la missione del Castel di Sangro di salvarsi molto più difficile. Per fortuna però, in mezzo a tutto questo si giocava anche a calcio, ed è proprio sul campo che i giallorossi hanno stupito tutti. Contro ogni pronostico, in quella stagione vinsero 12 partite, battendo squadre affermate e storiche come Torino e Genoa. Una vittoria per 2-1 nella penultima partita della stagione garantì quindi l’improbabile salvezza, e rese il “miracolo” completo.

McGinniss e le ombre sull’ultima partita a Bari

Nel suo libro, Joe McGinniss racconta tutti questi momenti, compreso però anche il controverso episodio dell’ultima gara della stagione. Con la squadra già salva ed in trasferta a Bari, l’autore americano dichiara di aver sentito prima del match alcuni giocatori discutere riguardo ad un 3-1 finale “accomodato” per gli avversari, con il Castel di Sangro che avrebbe segnato su rigore. Effettivamente, quella gara terminò proprio 3-1 per il Bari ed i giallorossi segnarono dal dischetto. Sicuramente, un’ombra pesante quella gettata da McGinniss.

La fine del sogno

Dopo il traguardo della permanenza in Serie B, la stagione successiva vede il Castel di Sangro tornare alla dura realtà. I migliori giocatori vengono infatti venduti, il mister Jaconi esonerato e la squadra inevitabilmente subisce un vero e proprio crollo. Tutto ciò ha colpito duramente il club, che a fine anno chiude con la retrocessione in Serie C1. Tornato nella terza divisione nazionale, il Castel di Sangro ha offerto il cosidetto “canto del cigno” sconfiggendo a sorpresa in Coppa Italia ben due squadre di Serie A, Perugia e Salernitana, guadagnandosi un prestigioso quarto di finale a San Siro contro l’Inter.
Da lì in poi il rapido declino, una nuova retrocessione in Serie C2 e l’inglorioso fallimento nel 2005 per problemi finanziari. In quello stesso anno, il club si riformò come Pro Castel di Sangro ripartendo dal campionato di Promozione, sesto livello del sistema calcio italiano. Purtroppo, nella stagione 2012 fallì nuovamente.

Il Miracolo del Castel di Sangro

Ma sessant’anni di storia e certe imprese non possono certo andare in fumo, così ancora oggi la tradizione calcistica sopravvive in questa piccola e sperduta città. Nel ricordo delle due promozioni consecutive e di quel grande campionato di Serie B, senza dimenticare la storica esperienza in Coppa Italia.
Insomma, quello del Castel di Sangro rimane nella memoria degli appassionati e di tutto un paese come un piccolo, grande, “miracolo” sportivo da custodire e tramandare, di generazione in generazione.

Castel di Sangro Calcio 1996/1997 – VIDEO

Nel video che segue, alcune immagini della grande stagione 1996/1997 in Serie B del Castel di Sangro Calcio.

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