All’inizio del nuovo millennio, due giovani attaccanti di grande talento stavano aprendosi la strada nel Parma attraverso grandi prestazioni nel settore giovanile. Uno di loro era Giuseppe Rossi, che sarebbe diventato un nome importante del calcio italiano nonostante una carriera martoriata dagli infortuni. L’altro, invece, non riuscì ad esprimere le grandi qualità che aveva e, di fatto, finì per rivelarsi una meteora.
Oggi vi raccontiamo la storia di Arturo Lupoli, passato dalla Premier League alle leghe minori del calcio italiano.
Il talento di Arturo Lupoli
Nato il 24 giugno 1987 a Brescia, Arturo Lupoli ha da subito mostrato di avere grande fiuto per il gol. La straordinaria capacità di trovare la via della rete con spaventosa regolarità gli è valsa la convocazione in tutte le nazionali giovanili italiane, dall’Under 16 all’Under 21.
Il suo talento si è formato ed è esploso nelle giovanili del Parma. I gialloblù, dopo gli eccessi dell’era della famiglia Tanzi, sognavano un nuovo capitolo di successi grazie al tandem d’attacco “fatto in casa” con Rossi e Lupoli che, all’epoca, segnavano valanghe di gol con il Parma Primavera. Il solo Arturo Lupoli mise a segno l’incredibile cifra di 45 gol in 22 partite con la squadra giovanile.
Eppure, la promozione in Prima Squadra non arrivava con la velocità che il giovane avrebbe voluto, Lupoli è diventato dunque irrequieto e desideroso di mostrare il suo talento su palcoscenici più grandi. L’occasione per farlo giunse alla fine della stagione 2003/2004.
Il passaggio di Lupoli all’Arsenal
Con il contratto in scadenza, Arturo Lupoli lasciò il Parma per compiere un salto da gigante, firmando per il top club inglese dell’Arsenal. Abbandonare l’Italia è stata una scommessa per il giovane ancora minorenne, stimolato dalla possibilità di lavorare con Arsene Wenger, da sempre abilissimo nello sviluppare e lanciare giovani talenti.
Dopo una stagione di apprendistato tra le riserve, non passò molto tempo prima che Lupoli, ancora solo 17enne, avesse la sua possibilità nella Prima Squadra dei Gunners. In Coppa di Lega contro il Manchester City venne schierato titolare e ben figurò nella vittoria dei londinesi. Al turno successivo, ecco la sfida con l’Everton, dove Lupoli si scatena: finisce 3-1, Arturo realizza una doppietta e si inizia a parlarne come di un predestinato. In Italia, in tanti si rammaricano di averlo perso.
Tuttavia, Lupoli è chiuso dalla presenza dei tanti campioni dell’Arsenal, così rimedia soltanto un’apparizione in Premier League contro il Blackburn. Nella squadra riserve, comunque, resta prolifico come sempre, segnando ben 27 gol in 32 partite. Numeri importanti che gli fanno guadagnare l’attenzione di numerosi club inglesi, con il Derby County che lo rileva in prestito per la stagione 2006/2007 in Championship.
Arturo Lupoli al Derby County, e poi…
In quell’annata Lupoli mette insieme 39 presenze e 11 reti, tra cui una bella tripletta. Il Derby County ottiene la promozione in Premier League, eppure le cose non sembrano decollare. In molti in Inghilterra mettono in dubbio che Lupoli possa essere al livello del massimo campionato inglese, e l’Arsenal è d’accordo nel ritenere che Arturo non si fosse sviluppato a sufficienza, soprattutto nel fisico, per reggere il confronto.
Deluso e amareggiato, Lupoli decide di tornare in Italia e firmare per la Fiorentina, una mossa di cui ancora oggi si pente, e che rimpiange profondamente. C’era infatti anche la possibilità di scegliere il Napoli, neopromosso in Serie A dove avrebbe avuto più spazio e meno concorrenza, ma le “pressioni esterne per il contratto migliore, e l’eccessiva ambizione” lo portarono, parole sue, ad optare per Firenze. Un errore decisivo per la sua carriera.
La Fiorentina e l’inizio del declino di Lupoli
Alla Fiorentina, Lupoli vive un vero e proprio calvario sportivo. Non gioca mai, solo 1 presenza nei minuti finali in Coppa Italia, Pazzini, Mutu ecc… sono rivali troppo grandi da scalzare per lui. Inizia così a girovagare in prestito, prima tappa al Treviso, in Serie B, dove trova 1 gol in 17 presenze. Numeri inaccettabili per un talento che sembrava promettere ben altro.
Nella stagione 2008/2009 Lupoli torna così in Inghilterra, motivato a dimostrare all’Arsenal e all’ex allenatore Wenger di essersi sbagliati. Lo accoglie il Norwich City, sempre in Championship, e a 21 anni sembra l’occasione per rimettere in carreggiata la sua carriera. Il ragazzo bresciano, però, segna solo 4 reti in 17 partite in metà stagione, così a gennaio 2009 Lupoli cambia il suo sesto club in tre anni. Ci riprova allo Sheffield United ma ancora una volta, per un motivo o per l’altro, non riesce ad emergere. Per lui solo 9 partite nella seconda parte della stagione, segnando 2 gol. Il sogno di Arturo Lupoli di diventare grande in Gran Bretagna ed affermarsi in Premier League si infrange definitivamente.
Il lungo giro d’Italia (e non solo) di Arturo
Nell’estate 2009 Lupoli torna dunque in Italia, con la Fiorentina che lo spedisce stavolta all’Ascoli, in Serie B. In piena fase “talento dimenticato”, ad Ascoli probabilmente Lupoli trova invece il miglior biennio della carriera, non certo all’altezza delle esibizioni magiche della sua giovinezza ma quantomeno continuo nel rendimento.
Dopo 66 presenze e 11 gol si trasferisce a Grosseto, con cui retrocede in Serie C1 al termine della stagione 2012/13. Arturo mantiene però la categoria venendo ingaggiato dal Varese. Dopo sole 5 presenze, nel gennaio 2014 prova a trasferirsi con coraggio in Ungheria, all’Honved, dove però gioca appena 4 partite.
Rientrato a Varese, una sorprendente mezza stagione da 6 gol in 18 gare gli vale la chiamata del Frosinone, con cui guadagna la promozione in Serie A, pur da comprimario. Non sarà però confermato nel club e, dunque, non giocherà mai nel massimo campionato italiano, proseguendo la sua carriera tra Serie C e Serie D vestendo varie maglie, fino al ritiro dal calcio nel luglio del 2022. In tutto, Lupoli ha cambiato in carriera 20 squadre.
Il talento dimenticato di Arturo Lupoli
Dopo aver lasciato Parma con il mondo del calcio ai suoi piedi, Lupoli sognava certamente una carriera diversa. Passare dall’essere protagonista del campionato Primavera all’Arsenal, voluto da Wenger ed inserito in una squadra formata da campioni come Thierry Henry o Robert Pires è stato, probabilmente, un passo troppo grande da gestire per il giovane Arturo.
Dopo l’esaltazione ed i super esordi tra Arsenal e Nazionale Under 21 il suo percorso è cambiato, e lo ha portato in Inghilterra e ritorno come tanti giovani italiani prima e dopo di lui, sedotti e poi abbandonti dalle promesse di quel mondo luccicante. Un grande peccato per il dimenticato prodigio offensivo italiano che, pur solo per un breve periodo, incantò e fece parlare di se tutta Italia.
Arturo Lupoli Gol in Italia Lussemburgo – VIDEO
Nel video che segue potete rivedere il gol di Arturo Lupoli all’esordio con la maglia dell’Italia Under 21 contro il Lussemburgo, il 12 dicembre 2006. In totale, saranno 5 le sue presenze con gli “Azzurrini”, e 2 le reti.
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