Amedeo Carboni un Italiano a Valencia

Per 9 stagioni il terzino italiano Amedeo Carboni ha militato in Spagna nel Valencia, diventando uno degli elementi cardine del club nei suoi anni più gloriosi, e stabilendo anche diversi record.

Tra i giocatori italiani che hanno fatto meglio in Spagna c’è senza dubbio Amedeo Carboni, difensore azzurro che detiene due importanti record nella Liga. Nessun italiano, infatti, ha collezionato più presenze nel prestigioso campionato spagnolo del terzino toscano, ma Carboni non si è fermato a questo. E’ diventato anche il giocatore più anziano di sempre a scendere in campo nella Liga. Ha infatti disputato il suo ultimo match all’età di 41 anni, 1 mese e 10 giorni nella sfida tra Valencia ed Osasuna del 16 maggio 2006.
Ripercorriamo quindi l’intera carriera di Amedeo Carboni, con particolare attenzione alla sua lunga e fortunata militanza nel Valencia.

Gli inizi di Amedeo Carboni

Il terzino sinistro nato ad Arezzo nel 1965 ha iniziato la sua storia calcistica proprio nelle giovanili del club della sua città natale, all’età di 10 anni. Effettuata tutta la lunga trafila, nel 1983 Carboni era pronto al salto in Prima Squadra. All’epoca, l’Arezzo giocava in Serie B ma Carboni aveva già attirato a livello giovanile l’attenzione della Fiorentina, che lo mise sotto contratto prima ancora dell’esordio tra i professionisti. Purtroppo le cose a Firenze non andarono per il meglio per il 18enne, che non riuscì a raccogliere alcuna presenza con i viola, tornando ad Arezzo l’anno successivo.

Gli esordi e l’altalena tra Serie B e Serie A

Collezionando un totale di 22 presenze in Serie B nella stagione 1984/1985, Carboni divenne professionista. Grazie alle ottime prestazioni si guadagnò la chiamata del Bari in Serie A, con cui ottenne 10 presenze. Purtroppo il club venne subito retrocesso in Serie B, ma Carboni aveva fatto abbastanza per impressionare gli scout di un’altra squadra neopromossa, l’Empoli. Fu così raggiunto un accordo e all’inizio della stagione 1986/1987 il 21enne si trasferì a titolo definitivo.
Dopo aver collezionato 11 presenze e aver aiutato il club ad ottenere la salvezza, Amedeo Carboni venne venduto al Parma, club ambizioso di Serie B. Curiosità volle che una delle primissime partite di Carboni con il Parma fu un’amichevole contro il Real Madrid della leggendaria “Quinta del Buitre” (Emilio Butragueño, Hugo Sánchez, Míchel, Rafael Martín Vázquez e Miguel Pardeza). La gara venne vinta contro ogni aspettativa dai ducali 2-1 grazie alle reti di Turrini e Gambaro. Fu un primo approccio per Carboni con la Liga spagnola, dove in futuro avrebbe militato per quasi un decennio.

Amedeo Carboni  e gli anni tra Sampdoria e Roma

Nella stagione 1988/1989 Carboni cambiò il suo quinto club in altrettanti anni. Avendo guadagnato la reputazione di solido terzino di fascia sinistra che lavorava sodo, Carbonì finì nuovamente nei radar della Serie A. Vujadin Boškov, storico allenatore della Sampdoria, riportò infatti il ragazzo nella massima serie, facendone un titolare inamovibile. Il suo periodo di due anni alla Sampdoria è stato di grande successo, con la vittoria della Coppa Italia nel 1988/1989 e della Coppa delle Coppe edizione 1989/1990.
Ormai 25enne e prossimo al suo apice, Carboni ha suscitato l’interesse della Roma, che fece un’offerta che né il club ligure né il giocatore poterono rifiutare. Da quel momento in avanti, Carboni ha vissuto il primo periodo stabile della sua carriera, trascorrendo i successivi sette anni nella Capitale.
Durante la sua prima stagione in giallorosso, il terzino sinistro ha aggiunto un’altra Coppa Italia alla sua bacheca e raggiunto la finale di Coppa UEFA 1990/1991. Negli anni successivi, però, il club giallorosso non è riuscito a finire più in alto del quinto posto in campionato o ad imporsi nelle coppe. Così nel 1997, a 32 anni ed essendo stato a lungo anche capitano della Roma, Carboni prese la difficile decisione di lasciare il club e trasferirsi in Spagna.

Un inizio da incubo in Spagna

Quando il Valencia mostrò per la prima volta interesse per Carboni, inizialmente il giocatore era riluttante a trasferirsi. Il terzino non aveva un agente, ma venne avvicinato dal rappresentante di Roberto Baggio, Antonio Caliendo, che aveva appena concluso il trasferimento di Ortega al Valencia. Dopo un lungo periodo di riflessione e discussioni, Carboni ha firmato il club spagnolo, cominciando una nuova avventura che, in Spagna, è iniziata nel peggiore dei modi. Al suo debutto in casa contro il Barcellona di Louis van Gaal Carboni è stato espulso dopo un duro intervento su Luis Figo. La partita è finita 0-3 e il nuovo terzino sinistro venne ampiamente criticato per la sua prestazione.
Poche settimane dopo l’allenatore Valdano è stato sollevato dall’incarico e sostituito da Claudio Ranieri. Avere un connazionale italiano al comando ha reso le cose più facili per Carboni, da quel momento in poi le sue prestazioni sono migliorate e presto è diventato uno dei beniamini del pubblico, nonostante avesse ricevuto altri due cartellini rossi durante quella prima stagione.

I trionfi del Valencia di Amedeo Carboni

Quello che successe dopo sfida ogni logica, per un giocatore che si stava avvicinando ad una età molto matura e sembrava a fine carriera. Carboni giocò infatti con il Valencia per ben 9 stagioni, collezionando 370 presenze in tutte le competizioni. In quel periodo, ha vinto tantissimo: 2 volte La Liga, 1 Coppa UEFA, 1 Copa del Rey, 1 Supercoppa UEFA, 1 Supercoppa spagnola e 1 Coppa Intertoto. Carboni è stato anche due volte in finale di Champions League ed è stato scelto come membro dell’IFFHS World Team of the Year nel 2004.
Inoltre, quando il Valencia ha vinto la Coppa UEFA il 19 maggio 2004, Carboni è diventato il giocatore più anziano a vincere una competizione europea per club (39 anni, 1 mese e 13 giorni). Ha battuto un ulteriore record il 23 ottobre 2005 quando, all’età di 40 anni, sei mesi e 17 giorni, è diventato ufficialmente il giocatore più anziano ad aver mai giocato nel campionato spagnolo. Amedeo Carboni ha giocato la sua ultima partita con il Valencia contro l’Osasuna il 16 maggio 2006 all’età di 41 anni, 1 mese e 10 giorni.

Carboni, un calciatore troppo sottovalutato

Nonostante la sua illustre carriera nei vari club, Carboni è stato regolarmente trascurato a livello internazionale dalla Nazionale Italiana. A conti fatti, ha esordito con la maglia dell’Italia solo all’età di quasi 27 anni, nell’amichevole vinta 1-0 contro la Germania nel 1992. Quindi, ha raccolto soltanto 18 presenze con gli “Azzurri”, prendendo parte ad un solo torneo importante, quando Sacchi lo incluse nella rosa per i Campionati Europei UEFA 1996 in Inghilterra. Davvero troppo poco per un calciatore che aveva tanto da dare anche alla  Nazionale del suo paese.

Amedeo Carboni dopo il ritiro

Dopo il ritiro, Carboni ha trascorso un periodo come direttore sportivo del Valencia, ma ha lasciato a causa di dissapori con l’allenatore Quique Sanchez Flores. Nel giugno 2009 ha collaborato con gli ex compagni di squadra del Valencia Juan Sánchez e Miroslav Dukić nel Club Mouscron in Belgio. Dukić all’epoca allenava la squadra e Carboni e Sanchez furono reclutati rispettivamente come Direttore Sportivo e Direttore Tecnico. Purtroppo, a causa di gravi difficoltà finanziarie, il club è stato costretto all’amministrazione controllata poco prima della fine dell’anno. L’anno successivo Carboni è stato consulente tecnico dell’ex allenatore Rafa Benitez all’Inter.
Da allora Carboni ha lavorato come commentatore in vari programmi televisivi e radiofonici in Spagna e in Italia.

La leggenda della parrucca arancione di Carboni

Chiudiamo con una curiosità. Nel museo dello stadio Mestalla di Valencia, l’eredità di Carboni è rappresentata dalla presenza di una parrucca arancione malandata, dalla storia molto singolare. Quando la squadra vinse lo scudetto nel 2002, Carboni regalò la sua maglia ad un bambino tra la folla, che insistette per dargli in cambio una parrucca arancione. Carboni ha indossato quella parrucca durante i festeggiamenti e anche nella sfilata sul bus scoperto in giro per la città. La parrucca ha attirato grande attenzione da parte dei media e ha suscitato molto divertimento tra i fan. Quando la squadra vinse un altro scudetto nel 2004, Carboni sfoggiò ancora una volta la parrucca, assicurandosi per sempre un posto nel cuore dei tifosi valenciani.

Amedeo Carboni – VIDEO Tributo

Nel video che segue potete vedere alcuni dei migliori momenti di Amedeo Carboni nel corso della sua esperienza nella Liga spagnola, con la maglia del Valencia. Il difensore italiano è ritenuto una leggenda del club.

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