All’inizio del millennio, il calcio italiano venne scosso da un bruttissimo episodio capitato al termine della gara di Serie C1 tra Como e Modena. Un pugno sferrato all’interno degli spogliatoi tra due ex compagni di squadra mandò in coma e sancì la chiusura della carriera per uno ed una lunghissima squalifica per l’altro.
Questa è la storia del pugno di Massimiliano Ferrigno a Francesco Bertolotti. E della lotta di quest’ultimo per vivere, adattarsi e far fronte ai cambiamenti che, da quel tragico giorno, hanno condizionato la sua vita.
Francesco Bertolotti Calciatore
Bertolotti è nato nel 1967 a Blackburn, in Inghilterra, e si è poi trasferito in Italia, a Parma, ancora bambino. Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili del club ducale, Francesco ha esordito in prima squadra durante la stagione 1984/1985 in Serie B, giocando tre partite per i “Crociati”.
Quell’annata si concluse con la retrocessione in C1, una divisione nella quale Bertolotti, centrocampista di quantità, avrebbe trovato la sua dimensione. In carriera infatti ha totalizzato oltre 200 presenze nella terza serie del calcio italiano. I suoi primi anni da professionista videro una serie di trasferimenti in prestito a club di Serie C1 e C2, mantenendo nel frattempo un lavoro come installatore di caldaie per arrotondare i guadagni.
Bertolotti al Brescello
Nel giugno 1990, Bertolotti si è guadagnato il passaggio a titolo definitivo alla squadra di Serie D del Brescello. Francesco ne è diventato un elemento cardine, conquistando la promozione in Serie C2 nella sua prima stagione al club. Il suo stile di gioco combattivo ed energico lo ha reso uno dei beniamini dei fan, cosa che è stata ulteriormente cementata nella stagione 1995/1996 quando la squadra ha raggiunto la Serie C1. E proprio nella stagione d’esordio nella terza serie del calcio italiano Bortolotti ha fatto coppia al centro del campo con il giovane Massimiliano Ferrigno, giocatore che avrebbe poi ritrovato da avversario, con conseguenze devastanti, qualche anno dopo.
Bertolotti al Modena e quel maledetto Como-Modena
Dopo un decennio al Brescello con ben 316 presenze e 48 gol Bertolotti si è trasferito al Modena, sempre in Serie C1, nel tentativo di aiutare il club a raggiungere la Serie B dopo tre anni di assenza. E il campionato 2000/2001 partì bene per il 33enne Bertolotti, diventato subito indispensabile nel centrocampo modenese.
Il 19 novembre 2000 i gialloblu erano impegnati in trasferta a Como, per uno scontro al vertice della classifica allo Stadio Sinigaglia. La gara fu molto combattuta, e dopo un duro contrasto il calciatore Quaglia, del Modena, rimase a terra. Il capitano del Como ed ex compagno di squadra di Bertolotti, Ferrigno, accusò Quaglia di simulazione, e scoppiò una colluttazione culminata con una manata di Ferrigno a Bertolotti, inseritosi nella mischia, che valse il cartellino rosso al giocatore del Como.
Nonostante il vantaggio numerico, il Modena perse la partita 1-0, ma gli eventi stavano per prendere una piega ben più tragica del risultato negativo finale. La vita di Bertolotti non sarebbe infatti più stata la stessa.
Il pugno di Ferrigno a Bertolotti negli spogliatoi
Terminate le consuete interviste del post partita, Bertolotti è tornato negli spogliatoi per raccogliere le sue cose prima di dirigersi verso il pullman per il viaggio di ritorno. Ma tutto questo non sarebbe mai avvenuto poiché sulla sua strada trovò Ferrigno, ancora irritato per la sua espulsione. Si scatenò un’accesa discussione durante la quale Ferrigno colpì Bertolotti con un pugno che fece schiantare a terra il centrocampista modenese, che battè violentemente la testa.
Ferrigno si voltò e si allontanò, lasciando Bertolotti svenuto mentre due suoi compagni del Modena chiamavano disperatamente i soccorsi. Un’ambulanza ha portato Bertolotti privo di sensi all’ ospedale di Como, ma la situazione è rapidamente peggiorata suggerendo il trasferimento a Lecco, mentre Bertolotti lottava per la vita.
Bertolotti, l’operazione, il coma e una carriera finita
Iniziò un’operazione di emergenza di tre ore. Bertolotti aveva due ematomi al cervello e aveva subito anche un breve infarto. Francesco ha trascorso la settimana successiva in coma farmacologico mentre lottavano per salvargli la vita. Dopo sette giorni è stato riportato alla coscienza, e dopo approfonditi esami è stato confermato che, fortunatamente, non aveva subito danni permanenti al cervello.
La carriera di Bertolotti, però, era irrimediabilmente finita. Con una placca di metallo in testa, inserita per salvargli la vita, praticare uno sport di contatto era fuori discussione. Ricevere un nuovo semplice colpo avrebbe avuto risultati catastrofici, come ha spiegato lo stesso Bertolotti. “Il medico che mi ha operato ha detto che se prendo un colpo in testa tornerò qui nelle stesse condizioni di prima”.
Per un beffardo disegno del destino, sia il Modena che il Como sono stati promossi in Serie B al termine di quella stagione. Ma la possibilità di Francesco di tornare nella divisione dove tutto era iniziato circa 16 anni prima, stavolta da protagonista, gli era stata negata per sempre.
Bertolotti e Ferrigno Oggi
Quanto al capitano del Como Ferrigno, a livello sportivo è stato squalificato dal calcio per tre anni. Tramite patteggiamento ha poi evitato, a livello civile, dieci mesi di carcere. Dopo la squalifica, giocò ancora un anno nel Como e poi si trasferì al Perugia dove rescisse il contratto e si ritirò nel 2005. Si è poi dedicato alla carriera imprenditoriale, specializzandosi in marketing sportivo.
Nel 2008 è stato concordato un risarcimento di 250.000 euro per Bertolotti, anche se lo stesso giocatore ha sottolineato che avrebbe guadagnato molto di più se avesse potuto continuare a giocare. “Se avessi giocato anche solo l’anno successivo a Modena, avrei guadagnato più di quanto concordato dagli avvocati. Ma non importa, non ne voglio più parlare”.
Dopo il grave episodio, Bertolotti è tornato alla sua precedente carriera di riparatore e assistenza caldaie. Ferrigno ha dichiarato di aver tentato di scusarsi con lui ma Bertolotti ha negato che questa sia la verità e, comunque, ha detto che rifiuterebbe le eventuali scuse.
Il Pugno di Ferrigno a Bertolotti – Controcampo – VIDEO
Nel video che segue un servizio televisivo sul pugno di Ferrigno a Bertolotti nella trasmissione Mediaset “Controcampo”, all’epoca programma di punta del calcio italiano, condotto da Sandro Piccinini.
La storia del pugno di Ferrigno a Bertolotti ricorda, pur fortunatamente con esiti diversi, il famoso pugno di Sebastiano Rossi a Bucchi. Ve la ricordate? Successe in quel celebre Milan-Perugia che, di fattò, segnò l’inizio della carriera del giovane Christian Abbiati.