Abile tra i pali come pochi e dotato di un fisico incredibile (197 cm per 97 kg), con il Milan ha vinto tutto.
Amatissimo dai tifosi rossoneri, Sebastiano Rossi è stato indiscutibilmente uno dei migliori portieri italiani degli anni ’90. Tutto questo nonostante un carattere quantomeno “particolare” che, senza dubbio, lo ha penalizzato, soprattutto in chiave Nazionale dove non ha incredibilmente mai esordito, complice anche la concorrenza di altri big come Walter Zenga, Gianluca Pagliuca ecc..
La carriera di Sebastiano Rossi
Dopo la trafila nelle giovanili romagnole e nelle serie minori, dal 1986 al 1990 Sebastiano Rossi è il portiere titolare, in Serie A, del Cesena, con cui totalizza 95 presenze subendo solo 58 reti.
Numeri importantissimi che lo portano, nel 1990-1991, ad approdare al Milan di Arrigo Sacchi, suo ex allenatore nella Primavera cesenate. Diviene presto titolare anche in rossonero, superando negli anni la concorrenza di tanti altri portieri. Da Antonioli a Lehmann, passando per Taibi e Pagotto, nessuno scalza più Seba.
Che vince, nel corso di un decennio, 5 scudetti, 1 Champions League, 1 Supercoppa UEFA e 3 Supercoppe di Lega.
Nella stagione 1993-1994 superò inoltre il record di Zoff conquistando, con 929 minuti, il primo posto nella classifica dei portieri imbattuti nella storia della Serie A.
Lascia il Milan nel 2002-2003 per accasarsi al Perugia, per un’ultima stagione da professionista prima del ritiro.
Seba Rossi icona del Milan
La sua carriera sportiva è legata a doppio filo ai grandi successi del Milan, di Sacchi prima e Capello poi.
Una compagine formidabile in cui la sua porta era sorvegliata da una linea difensiva composta da campioni come Baresi, Maldini, Costacurta e Tassotti.
Occhi di ghiaccio e carattere “fumantino”, Rossi si è dimostrato negli anni un gigante invalicabile, facendosi amare dai tifosi milanisti per gesti “forti” come, ad esempio, il fumogeno dal quale venne colpito a Foggia, che per tutta risposta raccolse e tirò indietro alla tifoseria pugliese.
Nella stagione 1999-2000, poi, rimane celebre la parata a tempo scaduto sul rigore di Crespo in Milan-Parma, a San Siro, sul risultato di 2-1 per i rossoneri. Rossi respinse il tiro sotto la Curva Sud, verso cui si girò raccogliendo una sciarpa del Milan e battendosi la mano sul petto gridando “Forza vecchio cuore rossonero!”.
In quell’occasione, Seba Rossi riemerse dal buco nero che lo aveva inghiottito ad inizio 1999, anno dello scudetto del Milan di Zaccheroni e di Oliver Bierhoff…
Rossi e la manata a Bucchi
Il 17 gennaio 1999, durante l’ultima giornata di andata, Rossi si rese protagonista di un bruttissimo gesto in Milan-Perugia. Nakata lo superò su rigore ed il compagno di squadra Bucchi correva a recuperare il pallone dal fondo della rete: Rossi, in un raptus di follia, colpì Bucchi con una manata in pieno volto, venendo inevitabilmente espulso. La squalifica conseguente di 5 giornate costrinse l’allenatore Zaccheroni ad affidarsi al giovanissimo 21enne Christian Abbiati. Il ragazzino da semi sconosciuto colse l’incredibile occasione e, con una serie di grandi prestazioni, divenne il titolare sino termine della stagione. Annata che culminò con la conquista del sedicesimo scudetto rossonero.
Da quel momento, un vero spartiacque col destino a posteriori, gli ultimi anni in maglia rossonera di Rossi furono soltanto da secondo o terzo portiere.
Sebastiano Rossi oggi
Dopo il ritiro ed un breve periodo come preparatore dei portieri della Primavera del Milan, Sebastiano Rossi ha avuto più di qualche disavventura. Nel 2005 è stato accusato di minacce, porto d’armi improprio e lesioni. L’anno successivo di sequestro e violenza privata da tre ragazze dipendenti del suo locale.
Nel 2011, entra in un bar con un sigaro acceso, il barista lo invita a spegnerlo e Rossi, per tutta risposta, gli butta il sigaro in faccia. Alla scena assiste un maresciallo dei carabinieri, che interviene venendo colpito da un pugno. L’ex rossonero viene portato in carcere, dove rimane per due notti prima di patteggiare una pena pecuniaria in luogo di una condanna a 56 giorni di reclusione per lesioni e resistenza.
Oggi si dedica alla gestione del suo locale e ad hobby come caccia e pesca.
La manata di Seba Rossi a Bucchi in Milan Perugia – VIDEO
Nel video che segue potete rivedere la storica manata di Sebastiano Rossi a Bucchi nel corso di quel famoso Milan-Perugia. Il momento preciso è dal minuto 2’49” del filmato.
Un episodio simile, ma con conseguenze purtroppo ben più gravi, capitò l’anno seguente in Serie C1, con il pugno di Ferrigno a Bertolotti, che mandò in coma quest’ultimo, costringendolo a chiudere la carriera.