Marco Bernacci: una carriera spezzata dalla depressione

Promessa del calcio italiano, l'attaccante Marco Bernacci sorprese tutti nel 2010 quando, dopo la prima partita con il Torino che aveva puntato tutto su di lui, annunciò il ritiro a causa della depressione e della troppa pressione.

Marco Bernacci, centravanti romagnolo, ha avuto una breve ma intensa carriera calcistica, caratterizzata da una prolificità davvero notevole. Il suo nome è legato soprattutto alla stagione 2009/2010 quando con la maglia del’Ascoli, allora in Serie B, ha realizzato ben 15 reti in 35 presenze, dopo i 16 gol della sua esperienza precedente, sempre in bianconero, che gli era valsa un’occasione in Serie A con il Bologna. Questo nuovo exploit, infatti, lo portò ad essere ingaggiato dall’ambizioso Torino.
Tuttavia, la sua carriera stava per essere segnata da un evento che ha cambiato radicalmente il corso delle cose, e la vita di questo ragazzo classe 1983: la depressione.

Bernacci in Serie A con il Bologna e poi ancora bomber ad Ascoli

Dopo aver disputato una prima stagione con il Bologna in A, trovando anche 1 gol con la squadra di Sinisa Mihajlovic pur chiuso da compagni di reparto di alto livello, Bernacci era appunto stato ceduto in prestito nuovamente all’Ascoli, dove aveva ripetuto le ottime prestazioni che lo avevano portato nella massima serie. Così il Torino, nell’estate del 2010 a caccia di un attaccante di peso per raggiungere l’obiettivo della promozione in Serie A, decise di puntare forte su di lui.
Bernacci sembrava davvero la scelta giusta: un centravanti con un’ottima media gol e già ampiamente esperto di Serie B, disputata negli anni precedenti anche a Cesena e Mantova. Fatto lo scambio con Matteo Rubin, il 20 agosto 2010 diventava il nuovo bomber granata, e tutto sembrava andare per il meglio.

Il clamoroso ritiro dal calcio di Marco Bernacci

Ma il debutto con il Torino, arrivato appena 6 giorni dopo, non fu felice. Anzi, fu l’inizio della fine.
La sua prima partita con i granata si concluse con una sconfitta contro il Varese, e a sorpresa al fischio finale l’attaccante decise di ritirarsi dal calcio, per motivi personali. La verità, però, era un’altra: Bernacci soffriva di depressione.
A soli 27 anni, Bernacci decise di abbandonare il calcio a causa di questa silente ma pesantissima condizione personale. La depressione lo aveva colpito duramente, impedendogli di trovare la motivazione per andare avanti nella sua carriera. Bernacci ha spiegato che aveva perso la voglia di giocare, che sentiva una fortissima pressione su di sé e che aveva quindi preso questa decisione a pochi giorni dal trasferimento per correttezza verso il Torino. Infatti, essendo ancora aperto il calciomercato permise al Torino di scegliere un altro attaccante al suo posto, e soprattutto lasciò sul tavolo tutti i soldi del suo ottimo contratto.

La depressione di Marco Bernacci

Questa scelta fu un colpo inatteso per il Torino, che aveva investito molto sul centravanti romagnolo. Ma fu soprattutto un dramma per Bernacci, che vide la sua promettente carriera bruscamente interrotta.
Un anno dopo, Marco decise di provare a tornare a giocare a calcio, ma i tentativi con Modena e Livorno, sempre in B, furono brevi e poco felici. Bernacci non riuscì mai a ritrovare la forma e soprattutto la motivazione per giocare al massimo livello, così nel 2012 rescisse il contratto con il Livorno abbandonando il professionismo.
Successivamente, ha continuato solo a livello dilettantistico, giocando per diverse stagioni in squadre minori.

Marco Bernacci Allenatore

Oggi Bernacci ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore, dimostrando di avere ancora e nonostante tutto una grande passione per il calcio. Alla soglia dei 40 anni è infatti alla guida del Gambettola, una squadra di Promozione emiliana che dirige dal 2022.
Chi lo conosce bene lo descrive come l’uomo più felice al mondo in questo nuovo ruolo, che lo ha riportato ai tempi spensierati in cui giocava da giovanissimo in Eccellenza, ad inizio carriera. Insegna calcio a dei ragazzi che lo apprezzano, senza pressioni e con tanta passione. In un modo diverso, Marco ce l’ha finalmente fatta  ad essere felice. E ci è ruscito dopo aver rinunciato alla notorietà, dopo aver fatto dieci passi indietro preferendo affrontare seriamente i suoi problemi invece di nasconderli

La depressione nel mondo del Calcio

La scelta di Marco Bernacci di ritirarsi dal calcio a causa della depressione rappresenta un importante segnale di allarme sulle pressioni e le aspettative che spesso vengono riposte sui calciatori professionisti. Bernacci ha fatto una scelta coraggiosa, rifiutando di cedere alla pressione e privilegiando la sua salute mentale, ed il suo caso ha portato alla luce la necessità di maggiori attenzioni sul benessere mentale delle persone.
La depressione e l’ansia sono  infatti molto comuni nella nostra società, e si manifestano anche tra i calciatori, ma spesso vengono ignorate o sottovalutate a causa della cultura del “maschio alfa” che domina il mondo del calcio. Un esempio lampante, più recente, è quello della depressione di Josip Ilicic, il fantasista sloveno dell’Atalanta, nel periodo del Covid 19.

Pericoli della depressione e l’importanza di aiutare e aiutarsi

Bernacci ha dimostrato che il successo e la fama non sono tutto nella vita, e che la felicità e il benessere mentale sono prioritari rispetto alle aspettative degli altri. La sua scelta di andare controcorrente rappresenta un esempio per tutti coloro che si sentono sotto pressione, in tutti gli ambiti di vita e lavoro.
Oggi, Bernacci ha intrapreso una nuova carriera come allenatore, dimostrando ancora una volta la sua passione per il calcio e la sua determinazione a perseguire i suoi sogni, senza però mettere a rischio la sua salute mentale. La sua vicenda gli ha senz’altro anche fornito una prospettiva unica sui bisogni dei calciatori, aiutandolo a capire la psicologia dei ragazzi che allena. Probabilmente, questa è una qualità ulteriore del suo bagaglio di allenatore.
La storia di Marco Bernacci è un esempio di come la depressione possa colpire chiunque, anche una persona giovane ed in salute come un calciatore professionista, che sembra avere tutto.
E’ dunue più che mai importante non tralasciarne i sintomi, in noi stessi e nelle persone che abbiamo attorno. E, soprattutto, chiedere e dare aiuto.

I gol di Marco Bernacci Calciatore – VIDEO

Nel video che segue, una selezione di alcuni dei gol più belli messi a segno da Marco Bernacci nel corso della sua carriera, nello specifico i 31 realizzati del’Ascoli in due stagioni.

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