Ruggiero Rizzitelli, la storia di Rizzi Gol

Attaccante generoso e determinato, che in campo dava tutto quello che aveva, Ruggiero Rizzitelli è stato un importante punta degli anni '90, legando il suo nome a Roma, Torino e Bayern Monaco.

Quando un giocatore ha il soprannome di “Rizzi-gol”, ci si aspetterebbe che la sua carriera sia disseminata di titoli di capocannoniere e da un altissimo numero di reti. Nel caso di Ruggiero Rizzitelli, invece, non è stato così.
Solo una parte del suo percorso calcistico lo ha infatti visto realizzare abbastanza gol per meritare un tale soprannome. Tuttavia, Ruggiero viene ancora ricordato con affetto da molti tifosi che hanno seguito la Serie A negli anni ’90, rimanendo indimenticabile per la sua grinta, determinzione e attaccamento alle maglie vestite.
Rizzitelli è stato senz’altro un calciatore che ha dato tutto nella sua carriera, e i suoi sforzi lo hanno aiutato a guadagnare una buona fortuna in termini economici, che però un giorno è andata persa in un istante.

Gli esordi di  Ruggiero Rizzitelli nel Cesena

Nel 1985 Rizzitelli esordì 18enne con la maglia del Cesena in Serie B. Pur non molto alto (177 cm di altezza, ndr) si affermò rapidamente come attaccante robusto, veloce, di buona potenza e con un tiro fragoroso. Oltre a questo, Ruggiero era anche un giocatore intelligente in campo, caratteristica che lo portò presto all’attenzione della squadre più importanti.
A 21 anni, dopo aver segnato 9 gol in 67 partite coi bianconeri, di cui 6 nella sua unica stagione in Serie A, Rizzitelli passò quindi in alla Roma nell’estate del 1988, dove resterà per 6 anni.

Gli anni di Rizzitelli alla Roma

Mentre giocava con i giallorossi, Ruggiero Rizzitelli segnò 29 reti in 154 presenze. Non un numero impressionante, eppure a Roma le sue qualità evidenti si mostrarono agli occhi di tutti. La sua adattabilità ed il senso della posizione erano immediatamente riconoscibili, e questo lo ha aiutato a formare una brillante coppia d’attacco con il “tedesco volante” Rudi Voller. È stato infatti il “lavoro oscuro” di Rizzitelli a permettere all’attaccante della Germania di rivelarsi così devastante, fornendogli tanti assist giocando come punta di supporto. Il suo atteggiamento mai domo e la sua maturità lo portavano a sacrificarsi totalmente per la squadra, diventando così un beniamino dei tifosi e imprescindibile per i vari allenatori.
Con i giallorossi nel 1991 vinse la Coppa Italia, sfiorando la conquista della Coppa UEFA perdendo la finale contro l’Inter, dove peraltrò realizzò anche un gol.

“Rizzi-gol” Rizzitelli al Torino

Dopo 6 stagioni il Torino ha bussato alla porta di Ruggiero, offrendo al tenace attaccante un’occasione per essere protagonista finalmente come prima punta. Ed è qui che si è dimostrato più che mai “Rizzi-gol”, anche se il soprannome era già nato tra i tifosi romanisti.
A Torino Rizzitelli ha segnato un gol ogni due partite, realizzando 30 reti in 60 presenze. Tra il 1994 e il 1996, Ruggiero ha giocato con compagni del calibro di Jocelyn Angloma, Andrea Silenzi, Enrico Annoni e l’incredibile Abedi Pelé, tra gli altri, eppure non ha vinto nessun trofeo. La determinazione di Rizzitelli non fece che aumentare al Toro, e le sue capacità di leadership gli assicurarono anche la nomina a capitano del club.

La partita da sogno di Rizzitelli nel derby con la Juve

Idealmente, “Rizzi-gol” ha fatto per sempre breccia nel cuore dei tifosi nel derby di Torino della stagione 1994/1995. In quell’occasione, infatti, l’attaccante del Toro realizzò un’indimenticabile doppietta agli acerrimi rivali bianconeri, Gianluca Vialli fece lo stesso ma nel finale Jocelyn Angloma segnò il gol partita del definitivo 3-2 per il Torino. Un risultato storico, che coincide, ad oggi, anche con l’ultimo successo del Toro in un derby.
Inevitabilmente, quella partita ha creato un legame indissolubile tra Rizzitelli e la piazza granata.

L’esperienza di Rizzitelli al Bayern Monaco

Le ottime annate di Rizzitelli al Torino gli hanno fatto guadagnare, nel 1996, l’opportunità di trasferirsi all’estero, in un top club come il Bayern Monaco. Voluto da mister Giovanni Trapattoni in Baviera, Ruggiero ha militato nel Bayern entrando dalla panchina in molte occasioni, eppure la sua etica da lavoratore e il suo agonismo lo hanno reso ancora una volta uno dei beniamini dei tifosi.
In questo periodo ha vinto anche un titolo di Bundesliga, una Coppa di Germania e una Coppa di Lega Tedesca. In totale ha messo insieme 45 presenze ed 11 reti in due anni.

Il ritorno in Italia e il ritiro

Nel 1998 Ruggiero Rizzitelli torna in Italia per giocare, in Serie A, al Piacenza. Vi rimane due anni segnando 1 solo gol, prima di concludere la carriera nel 2000/2001 giocando in Serie C1 con il “suo” Cesena, squadra che lo aveva lanciato da giovanissimo.
A conti fatti, Il suo periodo a Torino è stato probabilmente il migliore in termini di prestazioni individuali, anche se la sua militanza in Germania gli è valsa importanti trofei. A Roma rimane ancora oggi molto amato, ed è legatissimo ai giallorossi, dei quali si è dichiarato tifoso.

Rizzitelli truffato nel 2011

Dopo il ritiro, di Rizzitelli si è tornati a parlare in circostanze controverse. Nel 2011, le autorità maltesi insieme a quelle di giurisdizioni come Regno Unito, Svizzera, Lussemburgo, Jersey, Isole Vergini e Bahamas hanno ricevuto la visita degli investigatori italiani. Il motivo era una truffa enorme che aveva preso di mira la ricca élite di Roma. Un ricco imprenditore di nome Gianfranco Lande è stato ritenuto responsabile della truffa ed è stato arrestato, assieme a quattro amministratori del suo fondo.
Gli investigatori dovevano esaminare tutti gli affari fatti da Lande negli ultimi 15 anni, con 1.300 clienti tra cui alcuni nomi noti in Italia. Si scoprì di ingenti somme di denaro scomparse, col sospetto che dietro gli affari ci fosse un’enorme macchina di riciclaggio. Tra i nomi dei truffati illustri c’era l’attrice Sabina Guzzanti, la sorella Caterina Guzzanti, l’ex portiere della Roma Doni Marangon e, appunto, anche Ruggiero Rizzitelli, truffato dell’ingente cifra di quasi 3 milioni di euro.

Ruggiero Rizzitelli attaccante indimenticato

Rizzitelli ha quindi affrontato le indagini. Disperato e scioccato, l’ex nazionale azzurro ha dichiarato che, in buona fede, tra il 1989 e il 2000 aveva investito appunto circa 3 milioni di euro, praticamente la quasi totalità di quello che aveva guadagnato in tutta la carriera di calciatore. Di fatto, non gli era rimasto niente, solo una piccola quantità. Tutto a causa di un amico di famiglia di cui si era incautamente fidato.
La spiacevole vicenda ha segnato questo uomo operoso, calciatore determinato e soprattutto intelligente.
Ruggiero Rizzitelli aveva anche talento, certamente non ai livelli degli attaccanti più noti dell’epoca, ma ha sempre lottato duramente per emergere, con grande forza, dando tutto e mai deludendo le sue squadre ed i tifosi. Era e resta ancora oggi amato e ricordato per questo, e se a causa di una truffa ha perso tutto per essersi fidato degli altri, di sicuro lui, in campo, non ha mai tradito la fiducia di compagni e tifosi.

I gol di Ruggiero Rizzitelli Calciatore – VIDEO

Nel video che segue, una selezione di alcuni dei gol più belli messi a segno da Ruggiero Rizzitelli nel corso della sua carriera e, in particolare, nel periodo in cui indossava la maglia della Roma.

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