Bebé: Dal Calcio di Strada a Capo Verde

Vi raccontiamo la storia di Bebé, un calciatore che ha vissuto una carriera dai mille alti e bassi, celebrato e poi di fatto scomparso prima di tornare alla ribalta nella Coppa d'Africa 2024 con Capo Verde.

La storia del calciatore Bebé, protagonista con Capo Verde nella Coppa d’Africa 2024, è come un racconto tratto da un libro di favole, che va al di là del suo incredibile passaggio al Manchester United e rivela grande passione e determinazione.
E’ la favola di un uomo alto un metro e novanta dal viso segnato dalla vita, e dalle mani da pugile, che nasconde dietro il soprannome la storia di un orfano, abbandonato e cresciuto in un istituto religioso fin dall’età di 12 anni.

Bebé dall’orfanatrofio all’Estrela Amadora

Tiago Manuel Correia Dias, meglio conosciuto con il soprannome di Bebé, nasce a Sintra il 12 luglio 1990.
La sua avventura nei professionisti inizia in modo straordinario. Nel 2008, insieme ad altri sette ragazzi dell’orfanotrofio, viene selezionato per partecipare al “Festival Europeo del Calcio di Strada”.
La sua abilità sorprendente, con numeri quasi inverosimili di 40 gol in sole 6 partite attira l’attenzione dell’Estrela da Amadora, una squadra della Serie C portoghese, che gli offre un contratto per la stagione 2008/2009. E’ la svolta: il ragazzo lascia l’orfanatrofio e diventa professionista, trovando 4 gol nella prima stagione, a soli 18 anni.

Bebé e il sogno Manchester United

La carriera di Bebé prende una parabola incredibile quando il Vitoria de Guimarães, una delle squadre più importanti del Portogallo, mostra interesse per lui. Jorge Mendes, il noto agente, entra in scena acquistando la procura del ragazzo e una parte dei diritti di immagine, Bebè passa così nella massima serie portoghese.
Ma, in modo altrettanto repentino, il Manchester United attiva immediatamente la clausola di rescissione fissata da Mendes, portando Bebé nella Premier League senza nemmeno scendere in campo con il Vitoria.
Sir Alex Ferguson, uno dei migliori allenatori della Premier League, senza aver mai visto Bebé giocare, ammette l’acquisto impulsivo, ma anche di confidare nella sua abilità di scopritore di talenti.
Con il Manchester United, però, Bebé gioca solo 7 partite, pur realizzando 2 reti d cui una in Champions League.

L’oblio di Bebé

A soli 21 anni, la carriera di Bebé entra in un susseguirsi di prestiti e infortuni, ma la sua determinazione non vacilla. Dopo Besiktas e Rio Ave, è nel  Pacos Ferreira che Bebé, con 13 reti, sembra rinascere. Così, nel 2014/2015 Bebé giunge al Benfica, a metà di una carriera segnata già da due gravi infortuni al crociato del ginocchio che avrebbero potuto porre fine al suo cammino nel calcio. 
Coi campioni portoghesi scende però in campo solo una volta e, all‘inizio del 2015, sembra piombare nel buio più assoluto, passando a gennaio al Cordoba senza realizzare nessuna rete. Questa sembra essere la conferma definitiva sul fatto che la sua stella abbia smesso di brillare.

Bebé protagonista al Rayo Vallecano

Dal 2015/2016, però, Bebé passa al Rayo Vallecano dove diviene un idolo per la tifoseria, contribuendo alla risalita della squadra nella Liga Spagnola.
Da allora, tolti due anni all’Eibar ed uno al Saragozza, Bebé ha giocato 182 incontri segnando 24 reti con il Rayo Vallecano, dove ancora oggi milita. Ha segnato gol cruciali e si è guadagnato il rispetto della squadra e dei tifosi.

Bebé protagonista in Coppa d’Africa con Capo Verde

Oggi, Bebé è parte integrante della sorprendente squadra capoverdiana che ha conquistato l’attenzione del mondo calcistico durante la Coppa d’Africa 2024. La sua storia, un misto di sofferenza e sacrificio, continua così ad ispirare. Il suo viaggio, dalle strade di un orfanotrofio a calcare i palcoscenici del calcio europeo e africano, è una testimonianza di forza interiore e perseveranza.
La sua scelta di rappresentare Capo Verde, il paese delle sue origini familiari, aggiunge un nuovo capitolo al suo percorso nel calcio. Dopo un lungo periodo dovuto a ostacoli burocratici, Bebé finalmente indossa la maglia di Capo Verde che tanto bene sta facendo in Coppa d’Africa. La decisione del ragazzo di abbracciare le sue radici rappresenta redenzione e autoaccettazione. La partecipazione alla Coppa d’Africa è il culmine di una carriera che, nonostante le difficoltà, continua a sfidare le aspettative. Bebé ha dimostrato che, a volte, le storie più belle nel calcio non sono scritte solo nei grandi stadi, ma anche nelle vie intricate della vita di chi gioca con il cuore e supera le avversità con coraggio.

La Versatilità di Bebé

Una delle caratteristiche distintive di Bebé è la sua versatilità. Non vincolato a un ruolo specifico, ha dimostrato la sua abilità in diverse posizioni sul campo. La sua statura imponente, combinata con una rapida agilità, gli ha permesso di adattarsi a diversi ruoli a seconda delle esigenze della squadra.
Il suo impatto sui vari club, sebbene non sempre riflettuto nei numeri, appare evidente nel modo in cui influenza il ritmo della partita. La sua presenza sul terreno di gioco non solo aggiunge una dimensione fisica, ma la sua visione tattica e la capacità di leggere il gioco risultano altrettanto importanti. Spesso, la sua abilità nel superare gli avversari con dribbling precisi crea opportunità cruciali per la sua squadra.

Curiosità sul Calciatore Bebé

  • Il Nome e il Soprannome:
    Bebé, all’anagrafe Tiago Manuel Dias Correia, ha ricevuto il suo soprannome da suo fratello maggiore. L’allenatore Jorge Jesus, al suo arrivo al Benfica, ha cercato di farlo giocare con il suo nome di battesimo, ma la figura di “Bebé” è rimasta un’affermazione unica e indelebile nella sua carriera.

  • Il Percorso Inusuale nel Calcio:
    La sua storia nel calcio inizia in modo straordinario, selezionato da un’associazione benefica portoghese per partecipare al Festival Europeo del Calcio di Strada. Questo evento, apparentemente casuale, lo porta poi a firmare un contratto professionale con l’Estrela da Amadora.

  • Il Controverso Passaggio al Manchester United:
    Il suo passaggio al Manchester United è stato repentino e controverso. Attraverso una serie di eventi che coinvolgono Jorge Mendes, l’agente portoghese di fama mondiale, Bebé è diventato parte dei “Red Devils” senza che Sir Alex Ferguson lo avesse mai visto giocare.

  • La Breve Ma Memorabile Esperienza al Manchester United:
    Benché abbia giocato solo sette partite con il Manchester United, ha segnato due gol, compreso uno in UEFA Champions League. La sua breve permanenza rimane un capitolo affascinante nella storia del club inglese.

  • Resilienza Dopo Gli Infortuni:
    Bebé ha affrontato due gravi infortuni al crociato del ginocchio che avrebbero potuto porre fine alla sua carriera. Tuttavia, la sua determinazione e la sua resilienza lo hanno portato a recuperare e a continuare a giocare.

  • Idolo del Rayo Vallecano:
    Nella seconda fase della sua carriera, Bebé è diventato un idolo per la tifoseria del Rayo Vallecano, contribuendo alla risalita della squadra e segnando gol cruciali che hanno confermato la sua importanza.

  • In Nazionale con Capo Verde:
    Dopo aver rappresentato le selezioni giovanili del Portogallo, Bebé ha deciso di rappresentare Capo Verde nel 2019. La sua partecipazione alla Coppa d’Africa è stata ritardata da ostacoli burocratici, ma ha finalmente realizzato il suo sogno di giocare per la sua nazione.

  • Ruolo Chiave nella Coppa d’Africa 2024:
    Bebé è stato parte integrante della squadra capoverdiana che ha sorpreso il mondo calcistico nella Coppa d’Africa. Ha segnato gol cruciali, dimostrando ancora una volta il suo impatto e la sua importanza per la squadra.

La storia di Bebé va al di là del calcio, e racconta di un ragazzo che ha affrontato le avversità della vita con coraggio e determinazione.

Bebé – Skills and Goals – VIDEO

Nel video che segue ecco alcuni dei gol e delle giocate più belle di Bebé.

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