“Simone Barone Campione del Mondo”. C’è chi può scriverlo sul proprio biglietto da visita e chi non può. E Simone, assolutamente, può!
Nella magica notte del 9 luglio 2006 infatti, la nazionale italiana di calcio batteva in finale a Berlino la Francia ai calci di rigore, vincendo il Mondiale. Tra gli artefici di quella incredibile ed indelebile impresa, i celebratissimi Del Piero, Cannavaro, Totti, Pirlo, Grosso… c’era anche Simone Barone. Un centrocampista generoso che, quella notte, scrisse il suo nome con inchiostro indelebile sulle pagine della storia.
Chi è Simone Barone
Simone è nato a Nocera Inferiore, in Campania, il 30 aprile 1978. Suo padre Michele è stato anch’esso calciatore, di ruolo attaccante, che ha raggiunto il punto più alto della carriera giocando con la Turris proprio nel 1978.
Barone è sposato con Carla Duraturo, seconda classificata a Miss Italia 2002 e soubrette televisiva, da cui ha avuto due figli.
La carriera da calciatore di Barone
Mezz’ala destra adattabile a quasi tutti i ruoli del cantrocampo, Simone Barone comincia nelle giovanili del Parma. Non riuscendo a trovare spazio in prima squadra, viene ceduto in prestito prima al Padova in C1 nel 1998/1999 e poi, l’anno successivo, all’Alzano Virescit in B.
Nel 2000/2001 si trasferisce al Chievo Verona, con cui ottiene la promozione in A e le prime presenze nella massima serie. Durante l’estate 2002 torna a Parma, dove gioca titolare per due anni esordendo anche in Coppa UEFA. Nel 2006 lo acquista il Palermo e comincia ad essere convocato anche in nazionale, partecipando in estate al vittorioso Mondiale in Germania.
In seguito gioca tre anni con il Torino, uno con il Cagliari e chiude a Livorno, in B, una carriera da 400 presenze e 25 gol totali da professionista.
Simone Barone campione del Mondo
Il momento più alto della sua vita da mediano, della più che onesta carriera di Simone Barone, è stato senza dubbio aver conquistato il Mondiale 2006 in Germania. Simone aveva debuttato in nazionale a 26 anni, il 18 febbraio 2004 sotto la gestione del CT Trapattoni. Successivamente, anche il nuovo commissario tecnico azzurro Marcello Lippi lo inserì stabilmente tra i convocati per le partite di avvicinamento alla Coppa del Mondo.
In una di queste, giocata a Cagliari allo stadio Sant’Elia il 9 febbraio 2005 contro la Russia, realizza la sua prima ed unica marcatura in azzurro, su 16 presenze totali.
Ma viene e sarà sempre ricordato perchè inserito da Lippi tra i 23 eroi del vittorioso Mondiale 2006. Una manifestazione dove, da comprimario, collezionò 2 apparizioni.
Barone protagonista con la Repubblica Ceca
Una di queste presenze, però, rimarrà per sempre negli occhi di tutti per un accadimento particolare. Italia-Repubblica Ceca, terza ed ultima gara del girone eliminatorio, gli azzurri stanno vincendo 1-0 e Lippi, al 74′, decide di sostituire Camoranesi con Barone, che esordisce al Mondiale. Gli avversari degli azzurri devono necessariamente ribaltare il risultato per sperare di qualificarsi, attaccano dunque in massa e l’ingresso di Barone è importante per dare sostanza ed equilibrio al centrocampo italiano. Ed è determinante.
Barone e quel mancato passaggio di Inzaghi
Al minuto 86, infatti, Barone vince un contrasto rubando la palla agli avversari e facendola arrivare a Perrotta, che lancia Pippo Inzaghi. Il bomber azzurro si invola a tu per tu con Peter Cech senza alcuna marcatura. Accanto a lui c’è proprio Barone, che si produce in uno scatto commovente, restando costantemente in linea con Pippo, in attesa di un passaggio che gli permetterebbe di segnare a porta vuota. Inzaghi stesso, con la palla tra i piedi, lo invita ad avvicinarsi facendo ampi gesti con la mano. Ma Inzaghi viveva per il gol ed in quei secondi, in realtà, non ha pensato nemmeno per un istante di consegnare palla, e gloria, a Barone.
Neppure Cech ci casca, intuendo il dribbling dell’attaccante, ma Pippo lo salta comunque e deposita in rete. Al povero Barone non rimane che continuare a correre, stavolta per andare ad abbracciare il compagno.
Anni dopo, Barone ha dichiarato: “In quei secondi non ho pensato a niente, sono semplicemente partito al fianco di Pippo. Speravo me la passasse, ma anche no. Poteva essere rischioso. L’importante è esserci stato“.
Barone giocherà in quel Mondiale altri 25′ subentrando, sempre a Camoranesi, nella gara degli ottavi contro l’Ucraina.
Simone Barone oggi
Dopo il ritiro, Simone Barone ha iniziato la carriera di allenatore. Nel 2013 ha allenato gli Allievi del Modena, l’anno successivo la Primavera. Il 30 luglio 2015 diviene allenatore della formazione Juniores del Parma.
A luglio 2016 ha seguito Gianluca Zambrotta nella breve esperienza in India con i Delhi Dynamos, nel ruolo di vice. Nel 2017 prende la guida della formazione Under-16 della Juventus, con cui raggiunge la finale scudetto.
Dall’estate del 2018 allena la Berretti del Sassuolo.
Nel video che segue ecco lo storico goal di Pippo Inzaghi al Mondiale 2006 accompagnato dalla folle (e inutile) corsa di Barone. Che, ancora oggi, attende un passaggio che non arriverà mai.
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