“Vedo un futuro roseo!” dice un antico detto, e per quanto riguarda il nostro tennis la speranza è che possa essere di un altro colore, ovvero l’azzurro italiano. Vedendo gli ultimi risultati, le probabilità che questa profezia alla Harry Potter si realizzi appieno sono piuttosto alte.
Mentre scriviamo questo articolo, si sono appena concluse le ATP Finals di Torino, che hanno sancito il trionfo del tedesco Alexander Zverev ai danni del russo Daniil Medvedev. Una sfida che, oltre ad incoronare per la seconda volta il talento teutonico, ha anche lanciato un segnale al mondo del tennis intero.
E’ in atto un innegabile rinnovo generazionale che sta man mano eclissando una “old-gen” capace di dominare il panorama tennistico per un buon ventennio. Analizziamo insieme la situazione.
I motivi del cambiamento
La brusca sferzata che ha investito il panorama tennistico affonda le sue radici in un progressivo abbandono del tennis giocato da parte di campioni come il “Toro” maiorchino Rafa Nadal, il “Re svizzero” Roger Federer e prima ancora del “SIR” Andy Murray (quest’ultimo in realtà recentemente tornato in campo ma ben lontano dallo splendere come in passato). Questa “staffetta”, se la si va ad analizzare per bene, è dovuta a due fattori su tutti: l’età anagrafica dei campioni sopraelencati e la trasformazione dello sport stesso, che oggi favorisce giocatori più potenti rispetto a quelli più tecnici.
I nuovi talenti del Tennis
Sebbene sia indigesta a molti, questa progressiva trasformazione ha portato alla luce numerosi talenti del tutto nuovi. Oltre ai già citati Alexander Zverev e Daniil Medvedev, al momento rispettivamente numero 3 e 2 del ranking ATP, e alla giovanissima “stella” Carlos Alcaraz, ritroviamo nelle prime dieci posizioni della classifica gran parte della “nuova generazione”. In ordine:
- Stefanos Tsitsipas
- Andrey Rublev
- Casper Ruud
- Hubert Hurkacz
- Matteo Berrettini
- Jannick Sinner
Berrettini e Sinner sono i due talenti nostrani nei quali tutto il movimento azzurro, con buona ragione, confida per un grande futuro ricco di successi.
Berrettini finalista a Wimbledon e Sinner l’astro nascente
Sicuramente i nostri due connazionali non hanno bisogno di presentazioni, sono i numeri a parlare per loro. Facciamo comunque una panoramica su quelli che sono a tutti gli effetti i due tennisti del momento per quanto riguarda il tennis italiano.
Matteo Berrettini il finalista di Wimbledon
Prendendo in mano le statistiche, emulando il geniale “Maestro” Rino Tommasi, scopriamo che Matteo Berrettini vanta dei numeri da capogiro. Nel dettaglio:
- Occupa attualmente la “prima piazza” come italiano nel ranking ATP (settima posizione).
- E’ l’unico tennista dei nostri confini ad aver vinto il prestigioso torneo inglese del Queens (Londra 2021).
- Ad oggi è l’unico tennista italiano ad essere arrivato in finale a Wimbledon (quest’anno, sconfitto dal grande Nole Djokovic).
- E’ inoltre l’unico italiano ad aver centrato la qualificazione alle ATP Finals per due stagioni, 2019 e 2021.
Se questi numeri non dovessero bastare, per intravedere in Berrettini le caratteristiche del campione basta guardare la sua carta d’identità. Il tennista romano è infatti solamente un classe ’96, dunque ha davanti a sé moltissimo tempo sia per migliorare il suo tennis, qualora “The Hammer” ne sentisse il bisogno, sia per arricchire il suo palmares con altri prestigiosi successi. Cosa che, francamente, ci auguriamo e gli auguriamo.
Berrettini vs Hurkacz in Semifinale a Wimbledon
Jannik Sinner la speranza del futuro
Jannik Sinner invece è considerato, a furor di popolo, l’astro nascente del tennis italiano. Nell’altoatesino sono riposte altissime aspettative, per il momento quasi tutte rispettate. Volendo affidarci nuovamente alla statistica, basta prendere in considerazione solo l’ultimo anno per notare che il talento di San Candido (BZ) classe 2001, ha centrato ben 46 vittorie su 68 match disputati. Tra queste, da segnalare la vittoria di ben 4 titoli ATP, in ordine cronologico:
- Sofia
- Melbourne
- Washington
- Anversa
Un’ascesa che gli è valsa anche la decima posizione nella classifica mondiale e la partecipazione alle ATP Finals (sostituto proprio di Matteo Berrettini infortunatosi agli addominali nel match d’esordio contro Zverev). Una grande vetrina dove non solo ha convinto, ma ha fatto registrare anche un duplice record.
I record di Sinner
Prima di Jannik, nessun giocatore era infatti mai stato capace, da subentrato, di vincere un match alle ATP Finals. Altro giro altro numero, Sinner è il secondo italiano a vincere una partita nel così detto “Torneo dei Maestri” (6/2 6/2 a Hubert Hurkacz). Indovinate da soli chi è stato il primo? Esatto! Proprio Matteo Berrettini (7/6 6/3 a Dominic Thiem). Davvero niente male per quelli che, oltre a essere due campioni, sono anche due grandi amici, considerando che tale impresa non era riuscita nemmeno al mitico Adriano Panatta.
La dedica di Sinner a Berrettini
Il futuro del tennis è azzurro
Se è vero però che ridurre tutto a una questione di numeri è rischioso, perché nel mondo reale bisogna tenere sempre conto degli eventuali imprevisti imponderabili, stavolta ci sentiamo di voler affrontare la troppo fatalista realtà con la speranza. Ci permettiamo quindi di chiosare con lo stesso concetto con cui abbiamo aperto questo articolo: il futuro del tennis stavolta più che mai può essere davvero tinto d’azzurro! E’ la nostra speranza e, allo stesso tempo, il nostro augurio.
Allora forza ragazzi e forza azzurri! Anche per la Coppa Davis appena iniziata, un appuntamento assolutamente da non perdere e da seguire magari aiutandosi con il nostro articolo sul tennis in diretta.