Tomas Brolin è stato una leggenda del Parma, con cui in 5 stagioni ha vinto la Coppa Italia 1991-1992, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa UEFA 1993 e la Coppa UEFA 1994-1995. Un palmarès di tutto rispetto per quest’ala svedese di talento che però, con una particolarissima parabola calcistica discendente, finì per ritirarsi a soli 28 anni. Andiamo a scoprire la sua storia.
Le due facce di Tomas Brolin
Classe 1969, la carriera di Brolin si sviluppa tra esordi brillanti ed un finale in declino dopo il passaggio al Leeds nell’estate 1995. Un’esperienza talmente negativa da farlo posizionare dal Times, nel 2007, al secondo posto nella classifica dei cinquanta peggiori calciatori che abbiano mai giocato in Premier League. Considerato dalla maggior parte dei tifosi del Leeds come uno dei più sciagurati acquisti nella storia della squadra, in un sondaggio della BBC del 2003 è stato votato come il peggior giocatore del Leeds di tutti i tempi.
Al contrario, il calciatore che arrivò al Parma dall’IFK Norrköping subito dopo Italia’90 racconta tutta un’altra storia. Elemento cardine dei gialloblu che travolsero la Serie A, Tomas Brolin era il padrone indiscusso della fascia d’attacco del Parma dal 1990 al 1995. Insomma, la sua è stata veramente una carriera degna del Dr. Jekyll.
Brolin al Parma
Fra Brolin ed il Parma fu amore a prima vista. Lo svedese è riuscito ad entrare rapidamente nel cuore del pubblico del Tardini con le sue grandi prestazioni. Acquistato per meno di 2 miliardi di lire, il giovane attaccante svedese era un talento in piena ascesa. Era infatti già conosciuto nel mondo dopo essere stato una delle poche note liete della Nazionale svedese della Coppa del Mondo 1990.
Al Parma, in coppia con Alessandro Melli Brolin ha brillato nella sua prima stagione. I due hanno segnato in coppia 20 gol in quell’annata a Parma, indispensabili per aiutare la loro squadra a trovare la qualificazione alla Coppa UEFA. Ottimo anche il secondo anno, in cui Brolin non salta neanche una partita in campionato e vince la Coppa Italia. Quindi, l’arrivo di Faustino Asprilla, leggendario (in campo e fuori) bomber colombiano inizia a ridurre lo spazio in attacco per lo svedese.
Tomas Brolin a Euro 1992 ed il nuovo ruolo
Questo avrebbe potuto essere l’inizio della fine, ma un infortunio ad Asprilla ha permesso a Brolin di rientrare tra i titolari e continuare a dimostrare il suo valore. Brolin tra l’altro, in estate si era comportato benissimo agli Europei del 1992, aiutando la sua Svezia a raggiungere le semifinali, prima di cadere contro la fortissima Germania. Durante la manifestazione, Brolin ha anche segnato un gol superbo con il quale eliminò l’Inghilterra nell’ultima partita del girone, aumentando così la considerazione e la notorietà a livello internazionale. L’emergere del talento di Gianfranco Zola ha quindi spiazzato ancora una volta Brolin, ma il tecnico del Parma Nevio Scala non voleva giustamente rinunciare a mettere in campo lo svedese, così gli chiese di spostarsi a centrocampo. È stata una sorpresa la facilità con cui Brolin si è adattato alla sua nuova posizione. Il Parma quell’anno ha ottenuto un altro ottimo piazzamento in campionato, vinto Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea e Tomas Brolin è stato eccezionale.
Gli ultimi anni di Brolin a Parma
Alla quarta stagione in Italia, Tomas Brolin era ormai un nome noto in Serie A e all’estero. Apprezzatissimo per la sua tecnica, la forza, l’abilità nei passaggi ed il fiuto per il gol, Brolin era sinonimo di adattabilità e qualità.
È stato anche una delle stelle del Mondiale di USA ’94, segnando tre gol nell’incredibile corsa della Svezia e venendo scelto nella squadra della Coppa del Mondo. Tomas Brolin sapeva finalizzare ma era anche il motore e il cervello della squadra svedese nel 1994. Ecco perché in Svezia, ancora oggi, molti lo definiscono il miglior giocatore svedese di sempre. Con buona pace di Ibrahimovic.
Le cose però sono andate in pezzi per Brolin proprio subito dopo la Coppa del Mondo. Ha infatti subito un grave infortunio alla caviglia nel novembre 1994 ed il Parma lo ha sostituito con Hristo Stoichkov. La serietà del suo infortunio ed il calibro del sostituto hanno portato così alla cessione. Venduto al Leeds United nel 1995, Tomas non ha mai ritrovato la sua forma. Di fatto, la sua carriera era finita, e nel 1998 si ritirò a soli 28 anni.
Tomas Brolin oggi
Ritornato in patria, Tomas Brolin è diventato un uomo d’affari ed ha aperto un ristorante italo-svedese chiamato “Undici”. Inoltre ha investito nel settore immobiliare ed in quello dell’elettronica, producendo aspirapolvere.
Nel 2001 ha avuto un figlio, Sebastian, e dal 2006 è diventato un professionista di poker sportivo, precisamente del “Texas Hold’em”, inserendosi nel gruppo dei più celebri calciatori che giocano a poker.
Tomas Brolin USA ’94 – VIDEO
Nel video che segue trovate le migliori giocate di Tomas Brolin durante i Mondiali di USA ’94. Una competizione che esaltò lo svedese, arrivato terzo con la sua Nazionale e grande protagonista del torneo.
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