La Coppa delle Coppe del Vicenza

Il piccolo Vicenza, nella stagione 1997/1998, inseguì il sogno del successo europeo arrivando fino alla semifinale di Coppa delle Coppe. Una cavalcata straordinaria, per un'impresa sfiorata rimasta, comunque, nella storia del calcio italiano.

È il 29 maggio 1997 ed in Veneto, allo Stadio Romeo Menti, il Vicenza Calcio sta vivendo un sogno. Si gioca la gara di ritorno della finale di Coppa Italia, Vicenza e Napoli sono ai tempi supplementari, con i biancorossi che conducono per 1-0 ed un risultato complessivo, considerando la partita di andata, di 1-1. Al 118′, la possibilità che la sifda si risolva ai calci di rigore appare più che mai concreta, ma la “Cenerentola” veneta ha ancora in serbo dei colpi a sorpresa…

Il Vicenza e la storica Coppa Italia 1996/1997

Al Vicenza viene infatti assegnato un calcio di punizione appena fuori dall’area di rigore del Napoli, a soli due minuti dalla fine. La conclusione è respinta dal portiere partenopeo Giuseppe Taglialatela, ma il primo ad avventarsi sul pallone è il vicentino Maurizio Rossi, entrato in campo da soli dieci minuti, che scaraventa in rete la sfera. I biancorossi sono dunque in vantaggio e, pochi secondi dopo, Alessandro Iannuzzi segna ancora regalando al Vicenza il primo trofeo nei suoi 95 anni di storia e, con esso, la possibilità di giocare una coppa europa.

Vicenza in Coppa delle Coppe

Come premio per la storica vittoria, il Vicenza si guadagnò infatti l’ingresso nella Coppa delle Coppe. Per i più giovani, questa competizione si svolgeva prima dell’introduzione dell’Europa League, ed era riservata alle sole squadre europee che avevano vinto le rispettive coppe nazionali. Ogni turno era ad eliminazione diretta, fino alla finale. Partecipare a una competizione del genere è stato davvero un grande traguardo per una società che era tornata nel massimo campionato italiano solo da due anni.

Vicenza, Storia e Tradizione

Il Vicenza aveva avuto un ottimo periodo di venti anni consecutivi in Serie A tra il 1955 e il 1975. Ha anche prodotto alcuni nomi leggendari nella storia del calcio italiano: in particolare i vincitori del Pallone d’Oro Paolo Rossi e Roberto Baggio, due tra i migliori calciatori di sempre. Dopo un periodo di buio, a metà degli anni novanta, sotto la guida dell’allenatore Francesco Guidolin, i biancorossi vissero un periodo di rinascita. Guidolin è stato l’artefice della promozione in Serie A durante la stagione 1994/1995, seguita da un ottimo nono posto finale da neopromossa. L’anno successivo, ecco quindi lo storico trionfo in Coppa Italia sul Napoli che vi abbiamo appena raccontato.

La cavalcata del Vicenza in Coppa delle Coppe

Così, sulle ali di un comprensibile entusiasmo, il 18 settembre 1997 i tifosi biancorossi si accalcarono allo Stadio Romeo Menti per assistere alla prima partita del Vicenza in Europa. Gli ospiti erano la squadra polacca del Legia Varsavia, e il match non poteva iniziare meglio. Dopo dieci minuti, il neoacquisto Pasquale Luiso portò in vantaggio i padroni di casa. Poco dopo, Gabriele Ambrosetti ha proseguito con il raddoppio. Non sono stati segnati altri gol ed i biancorossi si sono recati in Polonia con due reti di vantaggio, assicurandosi il passaggio al secondo turno con un pareggio per 1-1.
Arrivò quindi la trasferta nella gelida Ucraina contro lo Shakhtar Donetsk. Ancora una volta, il Vicenza ebbe un inizio impeccabile con Luiso in gol al primo minuto. Il raddoppio venne firmato da Beghetto al 57′. Gli ucraini accorciarono, ma nei minuti di recupero Luiso segnò ancora: 3-1 Vicenza con tre gol in trasferta. Nella gara di ritorno un super Pasquale Luiso fu nuovamente decisivo, arrivò la vittoria per 2-1 e l’incredibile corsa europea biancorossa poteva continuare.

Vicenza vs Roda ai Quarti di Finale

Arrivare ai Quarti di Finale di una competizione europea era già un risultato notevole per il Vicenza, che però non voleva fermarsi. Tra i biancorossi e le prestigiose semifinali c’erano gli olandesi del Roda JC. Il passaggio del turno è stato assicurato con facilità in quella che può essere definita una sfida a senso unico. Luiso ha confermato la sua ottima forma segnando due volte in un roboante 4-1 in trasferta. Questo risultato ha reso la gara di ritorno una formalità. Senza pressioni, la superiorità del Vicenza è stata ribadita con un’altra prestazione dominante davanti ai propri tifosi. Sono stati segnati cinque gol, da cinque marcatori diversi, per un rotondo 5-0.
Nella doppia sfida, gli uomini di Guidolin hanno completato un’incredibile vittoria complessiva per 9-1.

La storica Semifinale d’andata contro il Chelsea

L’incredibile semifinale era diventata realtà, e gli avversari del Vicenza erano i colossi del Chelsea, squadra della Premier League inglese ricca di nazionali e con un forte legame con l’Italia. Il loro giocatore-allenatore era infatti l’ex capitano della Juventus Gianluca Vialli, affiancato dagli ex nazionali italiani Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola. Sulla carta sembrava non esserci partita, ma nel calcio non sempre basta essere i più forti sulla carta.
Poco meno di 19.500 persone erano accalcate allo Stadio Romeo Menti per vedere le superstar del Chelsea in una notte entrata nella storia del Vicenza. E, come consuetudine, i biancorossi partirono alla grande. Per nulla intimoriti dal loro illustre avversario, i vicentini presero d’assalto la porta del Chelsea, con l’olandese Ed De Goey costretto ad una brillante parata su Lamberto Zauli. Poco dopo ancora Zauli, imbeccato da Fabio Viviani, con movimento e controllo mandò al bar Michael Duberry, Franck Leboeuf e Eddie Newton e con un tiro di sinistro mise la sfera alle spalle di De Goey. In quel momento, incredibilmente, i veneti erano in testa in una semifinale europea.
Il Vicenza era organizzato ma non aveva paura di attaccare, e la frustrazione iniziò a manifestarsi tra i giocatori del Chelsea con una raffica di cartellini gialli. Fabio Viviani e Domenico Di Carlo avrebbero addirittura potuto aumentare il vantaggio, poi il Chelsea ha avuto la possibilità di pareggiare con Zola, fermato dal palo esterno, e con Vialli, bravo ad incontrare l’angolo di Zola ma fermato sulla linea di porta da un provvidenziale Ambrosetti. La gara finì quindi 1-0, fu una notte magica per tutta Vicenza ed il sogno sembrava potere davvero diventare realtà.

Chelsea – Vicenza a Stamford Bridge

Due settimane dopo, Guidolin ha portato la sua squadra a Stamford Bridge sapendo che mancavano solo 90 minuti alla finale europea. E quando alla mezz’ora Pasquale Luiso ha segnato per il 2-0 complessivo, continuando una stagione straordinaria che lo ha visto segnare otto reti in altrettante partite, sembrava fatta. Il Vicenza, con quel gol in trasferta fondamentale, sembrava ad un passo dal qualificarsi alla finale. L’esultanza dello stesso Luiso, indicando tutti e quattro gli stand con una mano mentre mimava il segno “ssssh” con l’altra, ebbe però un effetto boomerang, poiché scatenò la furia dei tifosi del Chelsea. Spinto da un tifo infernale, il nazionale uruguaiano Poyet ridiede vita ai suoi, segnando il gol del pari dopo essersi avventato su un tiro in rovesciata di Zola.

Boulevard of Broken Dreams

Nella ripresa il Chelsea doveva segnare due gol senza subirne per completare una clamorosa rimonta. E a rovinare quella che sarebbe stata una vera impresa del calcio azzurro furono paradossalmente proprio due italiani. Cross di Vialli per Zola e raro gol di testa del fantasista sardo. A quel punto, il Chelsea ha giocato il tutto per tutto per trovare quel terzo, decisivo, gol, e l’ex attaccante del Manchester United e del Barcellona, Mark Hughes, è entrato in campo a venti minuti dalla fine. In sei minuti, il bomber ha dato un contributo vincente alla partita. Il portiere De Goey ha lanciato la palla in avanti per Hughes che, in un colpo solo, ha vinto contrasto di testa e poi si è allungato per eseguire il tiro. Lasciando rimbalzare la sfera una volta, Hughes ha poi sfoderato un sontuoso tiro al volo di sinistro nell’angolo basso, superando il tuffo disperato di Pierluigi Brivio.
A quel punto, Massimo Ambrosini ha ricevuto il cartellino rosso che ha segnato, di fatto, il destino della squadra italiana.

Sogni infranti a Stamford Bridge

Il Chelsea è poi approdato in finale ed ha vinto la Coppa delle Coppe battendo 1-0 lo Stoccarda in finale. In netto contrasto, il Vicenza ha subìto il contraccolpo crollando nel finale di stagione in campionato, e chiudendo con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione della Serie A.
Le cose non sono più state le stesse per il Vicenza dai giorni felici della stagione 1997/1998. L’immediata retrocessione in B l’anno seguente e, più recentemente, la Serie C, le difficoltà finanziarie ed il fallimento societario hanno segnato in negativo gli ultimi 25 anni dei tifosi biancorossi.
Ma quelli abbastanza fortunati da ricordare la corsa alla Coppa delle Coppe avranno sempre un ricordo speciale a cui guardare con nostalgia.

Vicenza Coppa delle Coppe 1997/1998 – VIDEO

Nel video che segue potete vedere la storica notte in cui il piccolo Vicenza sfidò e sconfisse il fortissimo Chelsea in semifinale di Coppa delle Coppe. Un risultato che, purtroppo, non bastò per qualificarsi alla finalissima, ma che resta un vanto nella storia del club biancorosso.

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