Tutti ci ricordiamo di Marco Ballotta, ex portiere della Lazio che figura tra i vincitori dello scudetto biancoceleste del 2000 e che, nel 2007, diventò il calciatore più anziano a scendere in campo in Serie A e in Champions League, alla tenera età di 43 anni.
Per molti sparì dai radar in quella stagione, dopo alcune prestazioni non proprio al top. Marco Ballotta invece non si ritirò, ma… udite udite… si reinventò attaccante!
Dalla porta all’attacco!
Nella stagione 2008-2009 Marco Ballotta giocò nel Calcara Samoggia in Prima Categoria, segnando la bellezza di 24 gol in 37 presenze. Al termine della stagione successiva, a causa di infortuni, annunciò il ritiro… o meglio, così voleva farci credere. In realtà nel 2011, alla ancor più tenera età di 47 anni, si accasa al San Cesario, dove giocherà una sola partita da attaccante e le restanti da portiere.
Tornerà poi nuovamente al Calcara Samoggia, dove toccherà l’apice della sua carriera, retrocedendo.
Durante la stagione 2013-2014, in Seconda Categoria, Ballotta farà da Jolly, giocando come portiere o attaccante, secondo le necessità della squadra. Insomma, con “Super Marco” Ballotta di lasciare il posto a qualche giovane portiere italiano proprio non se ne parla!
Di nuovo “fisso” tra i pali
Tornerà portiere titolare e “fisso” di una squadra alla tenerissima età di 50 anni, a seguito di alcune disavventure degne del miglior Fantozzi. Nel 2014/2015 era passato a fare il preparatore dei portieri e responsabile tecnico del Castelvetro, ma in seguito ad alcuni problemi societari si ritroverà prima ad allenare la squadra e addirittura a scendere di nuovo in campo per difenderne i pali!
Una carriera davvero senza fine
A chi gli ha fatto notare qualche problemino di reattività, recentemente ha così risposto: “Si, è vero, di sicuro non sono più agile come quando avevo ottant’anni, ma ancora me la cavo!”. Del resto, tanti altri calciatori, anche il grande Mario Frick, come lui non riescono a stare lontani dal campo nonostante gli anni passino. Evergreen!
Grazie dunque a Marco Ballotta per aver inconsciamente scritto questa pagina di storia caprina. Nel nostro cuore speriamo che possa continuare ad inciderne altre, tenendo a debita distanza l’outsider Stefano Sorrentino, che insegue il suo record di longevità.