“Il mio più gol più bello? Il sinistro al volo contro la Samp!”. Francesco Totti, vero specialista di reti d’autore, non ha dubbi. Nel corso della sua lunga carriera, che si è protratta per tre decenni diversi, ha regalato gol e giocate fantastiche diventando una delle icone del calcio italiano. Tra tutte queste magie, il gol alla Sampdoria è in cima alle sue preferenze. Ma andiamo con ordine…
Totti, un campione all’apice nel 2006
Considerato a livello internazionale come un giocatore di classe superiore, il talento romano e romanista è stato uno degli ultimi “geni” del pallone, oltre che un simbolo ed una vera bandiera. Nell’autunno del 2006 Totti aveva appena compiuto 30 anni, ed arrivava da una magica estate in cui aveva vinto il Mondiale con la maglia dell’Italia. Dopo il trionfo di Berlino, il Capitano giallorosso decise di chiudere con gli “Azzurri” immaginando, condivisibilmente, di non poter terminare in modo migliore la sua esperienza con la Nazionale. Gli infortuni stavano inoltre diventando più frequenti, la brutta frattura al piede nei mesi precedenti la Coppa del Mondo e la placca in titanio per fissarla erano lì a ricordarglielo, e il ragazzo quindi decise di dedicare i suoi sforzi solamente alla squadra del suo cuore, la Roma. Una scelta che ha senza dubbio contribuito ad allungarne la carriera per un altro decennio.
La Roma di Spalletti
Nel 2006 la Roma, alla sua seconda stagione sotto la guida di Luciano Spalletti, è considerata tra le favorite per il titolo di Serie A. I “Giallorossi” infatti non sono stati coinvolti nello scandalo Calciopoli ed hanno anche ritrovato la Champions League. Con la Juventus in Serie B e Milan e Fiorentina alle prese con pesanti penalizzazioni di punti, la corsa al titolo si è sostanzialmente ridotta a Inter e Roma. I nerazzurri sono presto andati in fuga e la Roma ha faticato a tenere il passo, anche per la sua proverbiale mancanza di costanza nei risultati. Gare eccezionali come il 7-0 al Catania o il 4-0 in trasferta contro il Parma si alternano a crolli contro squadre modeste come Ascoli e Chievo. Tuttavia, la formazione di Spalletti gioca un calcio bellissimo, tra i migliori del continente.
A novembre 2006, la Roma si reca quindi a Genova per affrontare la Samp, dopo aver segnato dodici gol nelle tre precedenti partite che avevano portato tre vittorie consecutive. Totti e compagni avevano battuto la Fiorentina per 3-1, vinto 2-1 in trasferta contro il Milan che sarà poi vincitore della Champions League e, come già ricordato, demolito con sette gol il Catania. La loro forma, e quella del numero 10, viveva un momento straordinario.
Il gol di Totti alla Sampdoria
Totti aveva segnato già all’inizio della partita, prima che la Sampdoria pareggiasse un minuto dopo. Quindi, le reti di Perrotta e Panucci erano valse il tris. Il quarto gol, però, fu l’unica cosa di cui si parlò dopo il fischio finale. Al 73′ Cassetti, a circa 30 metri dalla porta avversaria, alza lo sguardo e vede Totti defilato al limite dell’area di rigore della Samp, sull’out di sinistra. Il terzino serve quindi il numero 10 con un lungo cross. La maggior parte degli altri giocatori in situazioni simili cercherebbe di controllare il pallone, di far sponda in area per un compagno di squadra o di appoggiare all’indietro. Tuttavia, Francesco Totti non era come tutti i comuni mortali.
La palla vola verso Totti defilatissimo appena dentro l’area di rigore. Gli occhi del Capitano sono fissi sulla traiettoria della sfera, la sta aspettando. Ed ecco il perfetto impatto, il tiro al volo con l’esterno del piede sinistro, potente e carico di effetto. Il portiere della Samp, Gianluca Berti, non può far nulla, la magica parabola si schianta nell’angolo alla sua sinistra come un raggio laser. E’ pura magia!
La Standing Ovation per il gol di Totti alla Sampdoria
Un iniziale momento di silenzio avvolse lo stadio Luigi Ferraris. Poi, una volta realizzato quanto visto, i tifosi della Samp sapendo di aver assistito a qualcosa di veramente speciale iniziarono ad applaudire il campione romanista. Fu standing ovation per l’avversario, autore di un’esecuzione impeccabile.
Totti avrebbe poi vissuto la sua stagione più prolifica, segnando 26 gol in Serie A e 32 in tutte le competizioni, vincendo anche la “Scarpa d’Oro” europea davanti a Ruud van Nistelrooy. Un titolo personale arrivato l’anno successivo al trionfo dell’altro italiano Luca Toni, primo “azzurro” di sempre a riuscirci. A questo proposito, ricordiamo l’impresa sfiorata da Marco Negri, andato vicino al prestigioso trofeo ai tempi della sua annata da sogno con i Glasgow Rangers qualche anno prima (stagione 1997/1998, ndr).
Totti il “falso nueve” di Spalletti
Fu proprio in questa annata che Spalletti, a causa della mancanza di attaccanti di ruolo, lanciò Totti come centravanti, l’originale “falso nove” cui Vicente del Bosque si ispirò per fare le fortune della sua Spagna a Euro 2012. La prontezza di pensiero e di visione di Totti erano la chiave del gioco spallettiano, che portava Taddei, Perrotta e Mancini ad approfittare dei lanci filtranti splendidi del numero 10 romanista. I tre hanno segnato 33 gol in tutte le competizioni nel 2006/2007 grazie ai suoi assist.
E il capitano romanista, nel corso delle stagioni successive, avrebbe trovato tantissimi gol in questa nuova posizione, diventando costantemente uno dei primi marcatori della Serie A, anno dopo anno.
Il Gol di Totti in Samp Roma – Video
Nel video che segue potete rivedere il pazzesco gol di Totti alla Sampdoria in Sampdoria-Roma del 2006. Una rete magistrale, fantastica, pazzesca, entrata di diritto tra i gol più belli della storia del calcio italiano.
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