Maglie da Calcio più Brutte

Un viaggio alla scoperta di alcune delle magliette da calcio che possono vantarsi di essere... tra le più brutte mai prodotte nella storia!

Vi abbiamo già parlato di magliette da calcio, il più delle volte belle, celebrative e spesso anche introvabili. Ma esistono anche tante maglie da calcio davvero brutte, che proprio per questo motivo sono passate alla storia.
Eccovi dunque una classifica speciale con cui abbiamo deciso di inaugurare una serie di nuovi contenuti molto particolari per il 2022. Una vera e propria “Top Five Horror”, ispirandoci per il titolo al noto format che Sky e Fabio Caressa lanciarono durante gli anni 2000.
La nostra prima lista del 2022 è dunque dedicata alle maglie da calcio più brutte di sempre, per un vero e proprio salto nel trash più assoluto. Preparatevi dunque a vedere maglie che, personalmente, non indosseremmo nemmeno sotto tortura!

La scelta era piuttosto ampia e diverse altre sono rimaste fuori, ma ci abbiamo provato. La classifica sarà “down to top”, quindi partiamo dalla maglia “meno peggio”, quella alla posizione numero 5:

Maglia Coventry City 1981-1982

Nata con la malsana idea di inglobare il logo dello sponsor Talbot, marca automobilistica anglo-francese, all’interno del design del completo, la maglia degli inglesi del Coventry City fu un colossale flop.
Di rara bruttezza, la divisa con la T che partiva dai pantaloncini venne derisa ad ogni partita e latitudine durante la stagione, al punto che lo sponsor chiese di essere rimosso maglia. La maglietta sprovvista della scritta Talbot faceva rabbrividire se possibile ancora di più, quindi si decise di smettere improvvisamente di utilizzarla. Se non, forse, come pigiama per la notte.
Di diritto tra le maglie più brutte del calcio, con tanti complimenti a chi l’ha pensata…

Maglietta Fiorentina 1992-1993

Facciamo un salto generazionale e anche di stato, ed arriviamo al 1992, nella nostra Italia. La Fiorentina di Batistuta presenta la sua maglia da trasferta con tanto di lancio in pompa magna. Peccato che nessuno prima di quel momento avesse notato quelli che apparirono subito come degli strani “simboli antisemiti” piuttosto evidenti sulle maniche e sul petto.
Chiaramente, il tutto fu solamente frutto di una sfortunata casualità, resa possibile dagli “incroci inopportuni” delle linee che componevano i motivi sulle braccia e nella zona del petto.
Tra l’altro, la Fiorentina retrocesse in Serie B in quella stagione indossando questa divisa, che anche per questo si può porre tra le maglie più brutte nel calcio.

Maglia Bochum 1998-1999

Avete presente quando fate la lavatrice e qualcosa, magari il maglione rosso con la renna, perde colore? Cosa succede ai vostri altri abiti? Esattamente quello che fa l’acchiappacolore.
Idea che deve essere piaciuta parecchio al designer che ha progettato la maglia del 1998-1999 dei tedeschi del Bochum. La formazione della Bundesliga si presentò infatti quell’anno in campo con una maglia bianca (o azzurra, se in trasferta) con su una metà i colori dell’arcobaleno.
Una divisa assolutamente colorata, magari anche connotata da un messaggio di positività e tolleranza (chissà), ma comunque anche parecchio brutta.

Maglietta Napoli 2014-2015

Continuando il nostro viaggio tra le maglie più brutte del calcio, ci spostiamo a Napoli, nell’annata 2014-2015.
Facendo leva sul discreto successo della prima maglia mimetica, lanciata nella stessa stagione, i designer della compagine partenopea cercarono di cavalcare l’onda ed inserirono nella palette dei colori anche il giallo. Il risultato che ne venne fuori per la terza divisa di quell’anno fu una maglia “evidenziatore”, che colpiva la retina fino a perforarla.
Ok la creatività, va bene la fantasia, il colore, la goliardia tipica di Napoli ma… anche no! Grande solidarietà ad Hamsik e compagni per averla dovuta indossare per un anno intero!

Maglia Club Deportivo Guijuelo 2015-2016

In Spagna vanno particolarmente fieri della loro cucina. D’altronde hanno la paella, le tortillas e tante altre specialità, tra cui il Jamon Serrano, un prosciutto crudo di alta qualità. Un’eccellenza che qualcuno (sicuramente non vegan) ha pensato di rendere il tema della maglia da calcio della squadra di terza categoria del Deportivo Guijuelo, nella stagione 2015-2016.
Una trovata che poi è proseguita anche negli anni successivi, con l’aggiunta del volto di un maialino.
Si dice che alcune persone abbiano il “prosciutto sugli occhi”… beh, gli spagnoli sono andati oltre, e se lo sono messo addirittura sulla maglia!

Maglie Calcio Replica

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